"Anche io sono un po' stressato come Impagnatiello", la lettera 'shock' di Pupo: "Voglio tranquillizzare tutti: non ucciderò mia moglie e la mia amante"
Le dichiarazioni di Pupo a Dagospia: "Anche io come Impagnatiello sono un po' stressato ma voglio tranquillizzare tutti e soprattutto le mie due donne, mia moglie Anna e la mia compagna Patricia: non ho intenzione di uccidere nessuno"

ROMA. Stanno facendo molto discutere le dichiarazioni del famoso cantautore Pupo, che al sito d'informazione Dagospia ha inviato una lettera dicendo la propria sul terribile omicidio della 29enne Giulia Tramontano, incinta di 7 mesi, uccisa dal compagno a Senago. "Anche io - scrive Pupo - come Alessandro Impagnatiello, sono un po' stressato dalla gestione di due rapporti sentimentali che durano da 35 anni", anticipa, mettendo nero su bianco considerazioni che hanno inevitabilmente sconvolto molti.
Alessandro Impagnatiello, ora in cella per aver ucciso Giulia, fidanzata incinta al settimo mese, ha spiegato di "aver agito senza un reale motivo perché stressato dalla situazione che si era venuta a creare, menzionando tra l'altro, quale fonte di stress, non solo la gestione delle due ragazze (intratteneva due relazioni 'sentimentali' parallele ndr) ma anche il fatto che altri ne fossero venuti a conoscenza", come riportato qualche giorno fa da Ansa.
"Anche io come Impagnatiello sono un po' stressato ma voglio tranquillizzare tutti e soprattutto le mie due donne, mia moglie Anna e la mia compagna Patricia: non ho intenzione di uccidere nessuno - si legge nella lettera scritta dal cantautore che prosegue -. Questa vicenda non è solo la tragedia che coinvolge due povere famiglie, ma è il dramma di una generazione di ragazzi che non sanno più sopportare niente. È il risultato del vuoto e dell'ipocrisia della società in cui viviamo. Un contesto folle ed assurdo in cui il vero e il falso si sono mischiati al punto da non poterli più distinguere".
Secondo il cantautore, "c''è chi sbraita e urla che bisogna urgentemente trovare una soluzione, affinché fatti del genere non accadano più. Ma in che mondo vivono questi? È come dire che non ci devono essere più le guerre e che le persone devono smettere di odiarsi e di ammazzarsi fra di loro! Che c**** vuole dire?".
"Non è così che si educano e si formano le nuove generazioni. Lo sappiamo benissimo che la vita è una sfida, una lotta cruenta, una guerra quotidiana e che nessuno ti regala mai niente e è questo che dovremmo comunicare ai ragazzi. A questi "poveracci" sempre più smarriti e disperati che, di fronte al primo problema, al primo ostacolo, si arrendono e perdono la testa", conclude, lanciando un messaggio per molti sicuramente poco condivisibile, tanto che sui social sono stati in tantissimi ad esprimere il proprio disappunto.