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La memoria dei nonni rivive con i loro nipotini: la storia della scuola "scomparsa" di Santa Margherita torna alla luce

Recuperando testimonianze, foto, immagini, racconti di quelli che sono stati gli scolari della scuola elementare sono state recuperate dai bambini che frequentano le quarte e quinte della primaria di Serravalle. Un passato che rivive tra grembiuli, pennini, i pochi quaderni, i giochi con i compagni di classe e le bacchettate

Pubblicato il - 22 maggio 2017 - 15:45

ALA. La "memoria" dei nonni tenuta viva dai loro nipotini. E' questa la bella iniziativa lanciata dall'assessore comunale di Ala Stefano Gatti e realizzata grazie all'impegno delle maestre della classi quarte e quinte della scuola elementare di Serravalle. Come? Recuperando testimonianze, foto, immagini, racconti di quelli che sono stati gli scolari della scuola elementare di Santa Margherita da un po' di tempo completamente rifatta e dedicata ad associazioni e servizi. Di fronte al moderno edificio che ora sorge nel centro del paese, molti osservavano che con l'abbattimento della vecchia scuola "è stata portata via la memoria".

 

A riportarla alla luce c'hanno quindi pensato i bambini della scuola elementare di Serravalle che, assieme alle maestre, hanno ospitato in classe i nonni, intervistandoli. Si è aggiunta la testimonianza del maestro del paese, che per anni insegnò a Santa Margherita, e che negli anni Novanta si è spostato a Serravalle, assieme al resto della scuola. I bambini hanno così raccolto informazioni, ripercorso le vicende che portarono alla costruzione della scuola a Santa Margherita. Hanno recuperato (e interpretato) vecchie canzoni, le poesie che si imparava allora, e hanno anche ascoltato le testimonianze sulla vita di quaranta, cinquanta, settanta anni fa. In biblioteca i bambini hanno poi trovato le foto storiche che aveva recuperato la Polisportiva di Santa Margherita, hanno fatto visita al Circolo pensionati del paese, che ha sede proprio nel nuovo edificio sorto al posto della scuola.

 

Con tutto questo materiale hanno costruito così uno spettacolo ricco di aneddoti e di spunti, toccando un po' tutte le materie che imparano a scuola. Anche un po' mettendoci del loro, ad esempio immaginandosi il dialogo (in dialetto) per la negoziazione tra il contadino proprietario del terreno, e il funzionario comunale, per l'acquisto del campo dove sarebbe poi sorta la scuola. Hanno anche toccato la storia delle altre scuole elementari dismesse, quelle di Chizzola; e poi hanno riportato i racconti del secondo dopoguerra, della vita dei nonni, quando questi erano scolari. I grembiuli, i pennini, i pochi quaderni, i giochi con i compagni di classe, ma anche i castighi, le bacchettate; una vita dove c'erano certamente meno mezzi e meno ricchezza – materiale – di oggi, ma anche allora i bambini sapevano divertirsi.

 

Tra i tanti aneddoti narrati in classe, quello che ha provocato più stupore è stato il racconto del castigo ricevuto da uno scolaro, oggi nonno: doveva scrivere 200 volte "a scuola non si chiacchiera", e si mise a farlo al pascolo, senza accorgersi che la capra più scaltra gli mangiava i fogli alle spalle. La sera fu costretto a ripetere a casa l'esercizio. In alcuni passi i bambini hanno recitato assieme ai nonni. Il tutto è stato inserito in uno spettacolo dal titolo "la scuola dei nonni".

 

Dal 1998 i bambini delle tre frazioni a nord di Ala (Santa Margherita, Chizzola e Serravalle) vanno a scuola nel plesso unico di Serravalle. Mentre le elementari di Chizzola sono state ristrutturate, quelle di Santa Margherita sono state abbattute, e al loro posto è sorto un edificio che comprende le sedi di associazioni (circolo Pensionati, associazione Ricamando), ambulatori, le tagesmutter e una sala riunioni. Il progetto di rifacimento è stato avviato dalla sindaca Giuliana Tomasoni (presente allo spettacolo) e portato avanti dalla successiva amministrazione.

 

L'assessore Stefano Gatti ha annunciato l'arrivo di ulteriori sedi per associazioni: "Separando una parte dell'attuale sala riunioni, daremo sede all'associazione Zengio Lonch e al Comitato Carnevale. Volevamo mantenere la memoria della vecchia scuola, e da qui è nato il lavoro degli scolari. Ora ci piacerebbe decorare gli interni dell'attuale edificio con foto storiche delle vecchie elementari di Santa Margherita: facciamo appello a chiunque ne abbia alcune a casa". Gatti ha ricordato l'aiuto dell'altra assessora, Michela Speziosi, nello sviluppare il progetto della "scuola dei nonni". I complimenti a studenti, maestre e dirigente scolastica sono arrivati anche dal sindaco Claudio Soini, presente allo spettacolo assieme alla vicesindaca Antonella Tomasi. "Fare memoria è molto importante – ha detto Soini - una volta eravamo più potevi, ma forse c'era più amicizia, più rapporti umani reali. Oggi ci isoliamo troppo tra Facebook e smartphone, dovremmo imparare dai nonni e stare più assieme nel mondo reale".  

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