
Il Centro sociale blocca il secondo tentativo di sfratto [...]

Alla Cassa di Trento un bar, la rassegna estiva del [...]

Un'intera comunità ricorda Massimiliano Dallago a 12 [...]

L'estate in val di Fiemme è trekking gourmet con piatti [...]

Dal food truck city al dark on the road, dalla carovana [...]

Da Silvia Di Rosa a Silvia Filz da Fabio Ferrario ad [...]

Comunità frizzante: dalla Ciacola all’Abbracciata, [...]

Corrado Tononi nuovo presidente del Rotary Club Trentino [...]

Quarant'anni in più sulle spalle e con "qualche capello [...]

''Tutt'appost'', arriva il bando Intrecci Possibili: 60 [...]
"Un piccolo gesto può salvare una vita", la sciatrice trentina Laura Pirovano è diventata potenziale donatrice di midollo osseo
Questa mattina, Laura, con un semplice prelievo del sangue è entrata nel registro nazionale dei donatori. "Spero che anche altri possano fare questo semplice gesto ma molto importante"

TRENTO. “Un piccolo gesto per un grande traguardo”, queste le semplici parole con le quali questa mattina la sciatrice trentina Laura Pirovano, astro nascente dello sci alpino italiano, è diventata potenziale donatrice di midollo osseo.
Un piccolo gesto dal quale può arrivare un importantissimo aiuto. Con un semplice prelievo di sangue (tipizzazione) Laura è entrata nel registro nazionale dei donatori di midollo osseo (IBMDR) diventando speranza di vita per ogni malato di un tumore del sangue.
Di Spiazzo, 20 anni, è campionessa di sci alpino polivalente: il 28 febbraio 2015 fa il suo esordio in Coppa del Mondo nel gigante di Lienz. Chiude al terzo posto assoluto la graduatoria generale di Coppa Europa e al quinto quella di slalom gigante. Con la vittoria del 12 marzo 2017 in Svezia diventa la nuova campionessa del mondo di gigante e poi conquista la medaglia d'oro anche ai campionati italiani in combinata. Ora è pronta al grande salto nel Circo Bianco: la finanziera trentina entrerà in pianta stabile in prima squadra, facendo parte della squadra della velocità.
Il gesto di Laura è grande: la compatibilità nel caso di trapianto di midollo osseo è molto rara (1 su 100.000) e, quindi, per i malati che non hanno un donatore consanguineo, la speranza di trovare un midollo compatibile per il trapianto è legata all’esistenza del maggior numero possibile di donatori volontari tipizzati, dei quali cioè sono già note le caratteristiche genetiche.
“Spero di diventare un esempio per tutti quelli che non sanno bene cosa significhi diventare un potenziale donatore – spiega la giovane - e così poterli spingere verso un gesto tanto importante”.