Che Eccellenza sarà? Il Levico Terme rivoluziona l'organico, il San Giorgio riparte dagli stessi effettivi e il Maia Alta dovrà fare i conti con alcune defezioni. Sarà una poltrona per tre
Start il 25 aprile e chiusura obbligatoria il 27 giugno con ben quattro turni infrasettimanali. Quattordici le giornate in programma per un torneo che non avrà prove d'appello per chi lascerà punti per strada nella rincorsa alla serie D. Il rivoluzionato Levico Terme parte davanti a San Giorgio e Maia Alta, ma sarà corsa serrata

TRENTO. Poco più di tre settimane e, dopo uno stop "eterno", domenica 25 aprile per 7 formazioni d'Eccellenza sarà il momento di tornare in campo. Le squadre che hanno scelto di ripartire e disputare il "mini" campionato che si svilupperà nell'arco di due mesi (conclusione fissata per domenica 27 giugno) vanno suddivise in due gruppi: tre hanno detto "sì" al ritorno in campo perché hanno l'ambizione di salire in serie D e, dunque, vogliono giocare per cercare il passaggio di categoria, mentre le altre quattro partecipanti hanno aderito per riprendere ad assaporare l'aria del campo e una sensazione di normalità (sportivamente parlando), senza il fine diretto della promozione e con la certezza, allo stesso tempo, di non retrocedere.
Levico Terme, San Giorgio e Maia Alta puntano a disputare un torneo d'alta classifica, mentre per Stegona, Lavis, ViPo Trento e Gardolo l'obiettivo sarà quello d'interrompere il lunghissimo "digiuno" da campo, dare la possibilità agli atleti di riprendere gli impegni ufficiali dopo mesi in cui hanno potuto sostenere quasi esclusivamente allenamenti a carattere individuale.
Quanto sarà complicato portare a termine la stagione lo diranno solamente i fatti: le squadre dovranno sottoporsi al protocollo attualmente in vigore in serie D, che prevede l'effettuazione dei tamponi da 72 a 24 ore prima della partita e, in caso di positività di uno o più soggetti all'interno del gruppo squadra (composto dai calciatori, i componenti dello staff tecnico e i dirigenti che frequenteranno spogliatoi e terreno di gioco), solamente questo/i saranno sottoposti ad isolamento, mentre tutti gli altri - in caso ovviamente di tampone negativo - non saranno costretti all'isolamento fiduciario.
Il prossimo ritorno alla zona arancione (ufficialmente dal 6 aprile), dal punto di vista della pratica sportiva, sarà ininfluente visto che, con il riconoscimento dell' "interesse nazionale" al campionato d'Eccellenza, squadre e atleti avrebbero potuto svolgere gli allenamenti e disputare le gare ufficiali anche in caso di zona rossa sul territorio provinciale e regionale.
Il Levico, che ha cambiato moltissimo nel corso dell'inedita finestra di mercato primaverile, adesso è la favorita numero uno per il passaggio in serie D: alla corte del presidente Sandro Beretta sono arrivati l'attaccante Braian Crivaro (ex Dro Alto Garda e Union Feltre, tra le altre), il portoghese Ricardo Miguel Ferreira (ex Este) e dall'Arco 1895 il difensore Leonardo Pierro, mentre quelli dell'universale Alessandro Castellan e dell'esterno Davide De Nardi sono due graditi ritorni, visto che entrambi i giocatori hanno già vestito la casacca gialloblù nel recente passato. Una piccola rivoluzione per consegnare a Rastelli una rosa più equilibrata, che l'allenatore romano - ma ormai trentino d'adozione - potrà almagare con una relativa tranquillità.
Nessun cambio sostanziale, invece, per il San Giorgio, deciso a tornare in serie D e, a differenza delle altre contendenti, abituato a giocare anche nel mese di giugno con temperature elevate, viste le numerose esperienze nei playoff d'Eccellenza negli anni scorsi della squadra di Patrizio Morini. E il Maia Alta? Al momento della sospensione la squadra di Luca Lomi era prima in classifica e stava dominando il campionato: adesso si ripartirà da zero, la rosa perderà ben cinque giocatori (Bernardo Ceravolo, Stefan Obkircher, Fabian Tratter, Cristian Parise e Jonas Clementi), ne arriveranno quattro (tra cui Tschöll e Pixner dal San Martino) e, dunque, almeno alla vigilia del torneo, i meranesi paiono essere dietro a Levico Terme e San Giorgio.
Anche tutte le altre squadre si sono mosse sul mercato: se la ViPo Trento riabbraccerà numerosi giocatori rientrati dai prestiti e il mister Marco Girardi dovrà fare i conti con una rosa molto lunga (che, di questi tempi, fa parecchio comodo), a Lavis le defezioni di alcuni elementi importanti saranno pareggiate dall'arrivo di elementi giovani che il Trento, società con la quale il numero uno lavisano Marcello Rosa ha ottimi rapporti (è legato da una lunghissima amicizia al presidentissimo gialloblù Mauro Giacca), presterà sino al termine della stagione. Al Gardolo, invece, approderà Isacco Pisetta, capitano della Ravinense ed elemento in grado di portare qualità ed esperienza all'organico a disposizione dell'allenatore Nicola Laratta.
Una cosa è certa: visto il calendario molto molto corto e concentrato (saranno ben quattro i turni infrasettimanali), chi si fermerà sarà veramente perduto. Lasciare per strada punti anche nelle prime giornate molto probabilmente si rivelerà fatale, visto che il margine per recuperare sarà limitatissimo, per non dire inesistente e gli scontri diretti tra le tre pretendenti saranno di fondamentale importanza. Certamente non ci si annoierà, nella speranza che i due mesi possano filare via lisci perché, aspetto questo che non può non essere considerato, troppi rinvii renderebbero impossibile concludere la stagione visto che, tassativamente entro il 30 giugno, il torneo dovrà essere concluso.