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L'Eccellenza ripartirà con 7 squadre: hanno detto sì 4 trentine e 3 altoatesine. Al via il 18 aprile con girone all'italiana. La prima sarà promossa direttamente in serie D
Chiusura prevista il 28 giugno con ben 4 turni infrasettimanali: al termine del "mini" campionato (dodici giornate più due turni di riposo per ogni squadra) non ci saranno i playoff. Nessuna retrocessione prevista, ma chi ha detto "no" non potrà nemmeno allenarsi in forma individuale

TRENTO. Qualcuno le ha già definite le "sette sorelle". Il campionato d'Eccellenza ripartirà il 18 aprile con sette formazioni regionali al via. O, per meglio dire, partirà, perché si inizierà da zero, senza tenere conto del pregresso: le nove giornate disputate tra settembre e ottobre 2020, infatti, verranno di fatto annullate e, dunque, la promozione in serie D (salvo diversi provvedimenti assunti dal Presidente della Figc Gabriele Gravina), verrà stabilita dal "mini" girone di quattordici giornate che si svolgerà da metà aprile a fine giugno.
Al "nuovo" campionato d'Eccellenza parteciperanno le trentine Levico Terme, ViPo Trento, Gardolo e Lavis e le altoatesine Maia Alta, San Giorgio e Stegona. E poi stop. L'adesione di Gardolo e Lavis è arrivata nella serata di giovedì dopo che i Consigli Direttivi delle due società di sono riuniti e hanno detto "sì" alla richiesta di partecipazione al torneo.
Chi, invece, alla fine si è espressa negativamente è la Rotaliana che, in un primo momento, sembrava intenzionata a riprendere l'attività ufficiale: la società di Mezzolombardo ha fatto dietrofront, entrando così nel "gruppone" delle contrarie della "prima ora", ovvero Mori Santo Stefano, Arco 1895, Dro Alto Garda, Comano Terme Fiavè e Anaune Val di Non.
Questo in provincia di Trento, mentre in Alto Adige le voci si sono rincorse sino alle 13 di venerdì, quando il Comitato Provinciale di Bolzano diretto da Klaus Schuster ha tirato le somme: Maia Alta, San Giorgio e Stegona, che sin dal primo momento si erano dette favorevoli alla ripresa, hanno confermato la propria intenzione, mentre le altre cinque compagini si sono chiamate fuori definitivamente. San Paolo, Lana e Termeno hanno confermato il proprio diniego e anche le due "indecise" Brixen e Bozner hanno optato per il "no" in via definitiva.
E adesso cosa accadrà? I Comitati di Trento e Bolzano hanno proposto il format alla Figc romana, che dovrà esprimersi in maniera definitiva. L'idea delle dirigenze di via Trener e via Buozzi è quella di sviluppare un girone secondo la formula all'italiana con gare d'andata e ritorno (12 giornate più 2 turni di riposo per ogni formazione) con partenza il 18 aprile e conclusione il 28 giugno con ben 4 turni infrasettimanali.
E la classifica? Non terrà minimamente conto delle nove giornate disputate a settembre e ottobre. Praticamente si ripartirà da zero con il Maia Alta (capolista dell'ormai "fu" torneo con cinque punti di margine sul Levico Terme) che, dopo un'iniziale titubanza, ha accettato di partecipare.
"Era l'unica soluzione possibile da adottare - spiega il presidente del Cpa di Bolzano Klaus Schuster -: l'unico particolarità sarà rappresentata dal fatto che, in caso di arrivo a pari punti al primo posto, non verrà disputato lo spareggio ma sarà promossa in serie D chi, in precedenza, occupava una migliore posizione in classifica. È l'unica piccola "conquista" che sono riuscito ad ottenere".
"Quella di ottenere la promozione per la prima classificata - gli fa eco Giorgio Barbacovi, numero uno di via Trener - è una conditio sine qua non per far ripartire l'attività. A quel punto il campionato avrebbe anche un interesse di classifica, diversamente potrebbero arrivare altre defezioni, che renderebbero problematica la programmazione".
È bene, infine, ricordare che le società che non hanno aderito alla proposta di ripartenza non potranno più svolgere alcuna forma di allenamento (nemmeno individualmente) e, per le prossime due stagioni, non potranno presentare alcuna domanda di ripescaggio.