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Caos durante la partita di volley Under16, ragazze in lacrime e coach squalificato per 3 mesi: ecco cosa è successo. La società: ''Stigmatizziamo l'accaduto''
La squadra ha abbandonato il campo e per questo sono arrivate sanzioni e sconfitta ma la società spiega quanto accaduto: ''Non c'entra l'ammonizione per il coach ma quanto l'arbitro ha detto alla capitana''

BELLUNO. L'arbitro avrebbe dichiarato di non fischiare le trattenute perché ''se le fischio tutte la partita finisce in 5 minuti'' e allora il coach ha invitato la squadra ad abbandonare la partita. Risultato: ragazze in lacrime, tre mesi di squalifica per il tecnico, multa alla società e un'ulteriore squalifica di un mese per la dirigente accompagnatrice.
Si è scatenato un grande caos durante una partita di Under16 di volley tra la Pallavolo Belluno e le pari età del Mareno e a spiegare quanto è successo è la stessa società del capoluogo stigmatizzando il comportamento del suo allenatore, Paolo Viel, ma cercando anche di fare chiarezza rispetto a dei comportamenti che avrebbero provocato la reazione dello stesso.
''Durante una partita del campionato di categoria, contro le pari età di Mareno - spiega la Pallavolo Belluno - il coach ha indotto le atlete ad abbandonare il rettangolo di gioco in segno di protesta contro le decisioni arbitrali. Questo non è avvenuto in seguito al cartellino giallo sventolato all’allenatore, bensì alla risposta data dall’arbitro alla capitana sul perché le trattenute non venissero fischiate: «Perché - ha risposto il direttore di gara - se le fischio tutte la partita finisce in 5 minuti»''.
Un comportamento che ha indotto la squadra ad andarsene perché, se confermato, ovviamente avrebbe falsato le dinamiche stesse del gioco, prima ancora del risultato. ''Lo stesso arbitro, inoltre, non ha mai chiesto alle atlete di tornare in campo, come riportato nella motivazione del giudice sportivo. Anzi, alle ripetute richieste della dirigente accompagnatrice, Valentina Sovilla, di dare per perso il secondo set col punteggio di 0-25 e di permettere alle ragazze, in lacrime, di disputare il terzo parziale, ha risposto con poche parole: «Loro sono uscite dal campo e io non posso più fare nulla»''.
Per questa forma di protesta, il tecnico ha rimediato una squalifica di tre mesi. Ma le conseguenze ricadono pure sulla società, costretta a pagare una multa di 200 euro, e su Valentina Sovilla, la cui squalifica (di un mese) è scattata in quanto dirigente accompagnatrice. ''Solo - prosegue la Pallavolo Belluno - che la stessa dirigente si è adoperata in ogni modo per far sì che la partita riprendesse e cercando anche di trovare una soluzione con l’arbitro. Per evidenziare la posizione del club, inoltre, il presidente Giancarlo Ingrosso ha subito preso contatto con i vertici del Comitato territoriale Fipav di Treviso-Belluno. La società stigmatizza il comportamento del coach e ne prende le distanze, ma tiene a rimarcare l’assoluta buona fede di chi, all’interno della Pallavolo Belluno, si adopera in modo continuo per coltivare i principi di lealtà e correttezza. A cominciare da Valentina Sovilla''.