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Gonfiabili in testa e doppio dito medio, tifoso di Trento aggredisce la presidentessa di Modena. Curva Gislimberti e Diatec: "Prendiamo le distanze"
A fine match uno pseudo tifoso della Diatec ha aggredito la numero 1 di Modena (accompagnata dal figlio). Trentino Volley: "Ci scusiamo per il deplorevole ed inaccettabile gesto". Il direttivo della curva: "Avrebbe potuto creare davvero un effetto domino molto pericoloso. Il soggetto in questione, nonostante in possesso della maglietta, non è tesserato alla curva"

TRENTO. Tante volte si dice che il volley è differente, che i tifosi dei palazzetti sono "diversi" da quelli di altri sport da stadio. In realtà gli stupidi ci sono dappertutto e ieri in un PalaTrento straordinario, tutto esaurito, sportivo e compatto, sempre in piedi per sostenere Lanza e compagni, uno di questi s'è materializzato. L'ha fatto a fine partita, dopo aver vinto 3 a 0 al termine di un match bellissimo, con l'avversaria di sempre Modena. L'ha fatto aggredendo la presidentessa della squadra ospite, Catia Pedrini, con due gonfiabili. Quando, questa, s'è voltata con figlio al seguito, poi il "tifoso" ha rilanciato con un doppio dito medio.
"In merito al deplorevole ed inaccettabile gesto compiuto da un suo pseudo “tifoso” - comunica oggi Trentino Volley - al termine della gara Diatec Trentino-Azimut Modena nei confronti di Catia Pedrini, Trentino Volley intende stigmatizzare e prendere le distanze dalla persona che si è resa autrice del fatto. Con profonda sincerità esprime le proprie scuse alla Signora Catia Pedrini e ai tifosi modenesi da parte di tutto l’ambiente trentino. Il rammarico per quanto accaduto è ancora maggiore, perché avvenuto al termine di una grande partita e di un grande spettacolo di tifo, in un contesto di assoluta correttezza fra le due tifoserie. Trentino Volley si opererà per fare in modo che questo sia e rimanga un fatto isolato, che non deve mettere in dubbio la qualità dei tifosi di Trento e di tutta la pallavolo italiana".
Gesto stigmatizzato anche dalla Curva Gislimberti che tramite il suo direttivo ha aggiunto: "Venuti a conoscenza dell’episodio increscioso che ha coinvolto la presidentessa Catia Pedrini e un “pseudo” tifoso di Trento, la curva vuole dissociarsi da quanto successo, e sottolinea come certi atteggiamenti sono fuori da ogni logica, e che non centrano niente con lo sport…il nostro sport. Gli sfottò durante la partita non possono e non dovrebbero mai sfociare in situazioni violente. Il fatto in questione è avvenuto nella curva opposta alla nostra e sotto alla tifoseria dei modenesi, e avrebbe potuto creare davvero un effetto domino molto pericoloso. Il soggetto in questione, nonostante in possesso della maglietta, non è tesserato alla curva".
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