Romanese ripescata: il campionato di Trento, Dro e Levico diventa a 19 squadre. Ecco le date da non perdersi
Scongiurato il rischio del blocco del turno di domenica ci saranno, però, due turni infrasettimanali e a rotazione una squadra riposerà. I derby si giocheranno mercoledì 18 ottobre (Trento - Levico Terme), il 10 dicembre (penultima giornata: Dro - Trento) e il 17 dicembre (ultima giornata: Levico Terme - Dro),

TRENTO. Ha vinto la Romanese, ha perso il Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti. Oggi è stato ufficializzato il ripescaggio in serie D del sodalizio lombardo che, come da pronostico, è stato inserito nel raggruppamento B, lo stesso del quale fanno parte Trento, Dro e Levico Terme. Risultato? Il numero di formazioni coinvolte passa da 18 a 19 e, inevitabilmente, si dovranno disputare due turni infrasettimanali nel corso del girone d'andata e altrettanti nel ritorno.
La prima novità è rappresentata dalla terza giornata, che andrà in scena già mercoledì prossimo: il Trento giocherà a Lumezzane, il Dro ospiterà il Lecco, mentre il Levico Terme farà visita al Caravaggio. "Salvi", invece, gli impegni di domenica: le avversarie delle "nostre" saranno quelle già previste con gli aquilotti che faranno il proprio esordio stagionale casalingo contro il Caravaggio, il Levico, anch'esso alla prima apparizione davanti al pubblico amico, che ospiterà la Virtus Bergamo (che nella prima giornata ha superato per 4 a 1 il team del capoluogo), mentre il Dro salirà a Darfo Boario per misurarsi contro i bresciani.
I derby si giocheranno mercoledì 18 ottobre (Trento - Levico Terme), il 10 dicembre (penultima giornata: Dro - Trento) e il 17 dicembre (ultima giornata: Levico Terme - Dro), mentre il Trento riposerà all'ottava giornata (prima del derby), il Dro alla nona e il Levico Terme alla decima, ovvero subito dopo essere sceso in campo al "Briamasco" contro la formazione di via Sanseverino.
Scongiurato il rischio del "blocco" del secondo turno, che andrà regolarmente in scena domenica: il Dipartimento Interregionale, dopo aver acquisito tutta la documentazione ed essersi consultato con i propri legali, ha valutato che non sussistevano i presupposti per il ricorso al Tar del Lazio per chiudere l'annullamento della sentenza del Coni, che aveva stabilito che la Romanese aveva titolo per stare (e, di conseguenza, essere ripescata) nella graduatoria tra le richiedenti il ripescaggio in serie D.
Un "pasticcio" tipico delle estati calcistiche italiane del quale, come sempre, pagano le conseguenze le società