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Il Coronavirus spinge alla svolta “green” 1 italiano su 4. Coldiretti: “Consumare made in Trentino per sostenere le nostre imprese e diminuire l’impatto ambientale”
Il 59% degli italiani ritiene che siano necessari interventi radicali e urgentissimi per contrastare i cambiamenti climatici. Barbacovi: “Anche le imprese agricole del Trentino-Alto Adige devono affrontare una nuova sfida nell’interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio”

TRENTO. La pandemia ha spinto gli italiani verso una svolta “green”, parola di Coldiretti che ha condotto un’indagine in collaborazione con l’istituto Ixè. Nel Belpaese 1 cittadino su 4 (circa il 27%) ha scelto di modificare i propri comportamenti, adottando pratiche più sostenibili rispetto a prima del Covid. Si va dall’acquisto di prodotti a minor impatto ambientale al taglio degli sprechi, dall’interesse per le energie rinnovabili al riciclo, dalla sharing economy alla mobilità sostenibile, sono molti i segnali che indicano una crescente attenzione alla riduzione del consumo delle risorse del pianeta.
Secondo l’indagine, per migliorare la situazione ambientale, il 59% degli italiani ritiene che siano necessari interventi radicali e urgentissimi sullo stile di vita. “Se poi si guarda alle scelte che ognuno è disposto a fare per tutelare l’ambiente – evidenzia la Coldiretti – esiste una schiacciante maggioranza del 72% che sarebbe disposta a ridurre gli spostamenti in auto, scooter e motocicletta mentre più di 8 su 10 (82%) preferisce prodotti Made in Italy per sostenere l’economia e l’occupazione”.
Per Gianluca Barbacovi, presidente di Coldiretti Trentino-Alto Adige: “Consumare prodotti Made in Trentino significa non soltanto sostenere la nostra economia locale ma anche contribuire a diminuire l’impatto ambientale. Coldiretti promuove da sempre una sensibilizzazione a consumare cibi sani, prodotti dalle nostre aziende agricole. L’agricoltura inoltre è un settore impegnato in prima linea nel contrastare le conseguenze dei cambiamenti climatici. Anche le imprese agricole del Trentino-Alto Adige devono affrontare una nuova sfida nell’interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio”.
Nel frattempo le scelte a tavola incidono sui consumi: gli alimenti biologici raggiungono la cifra record di 3,3 miliardi per effetto di una crescita del 4,4%. Una domanda supportata sul piano produttivo con l’Italia che nel 2019 è il primo Paese europeo per numero di aziende agricole impegnate nel biologico dove sono saliti a oltre 80mila gli operatori coinvolti (+2%) mentre anche le superfici coltivate a biologico sono arrivate a sfiorare i 2 milioni di ettari (+2%)
“Insieme al biologico a crescere – continua la Coldiretti – è l’acquisto di prodotti locali a chilometri zero con più di 8 su 10 (82%) che preferiscono prodotti Made in Italy per sostenere l’economia, l’occupazione e valorizzare le risorse del territorio durante l’emergenza Covid”. Il lockdown ha infatti stimolato molte imprese agricole a individuare nuove soluzioni per superare le difficoltà logistiche e organizzative dei canali consueti orientandosi verso la vendita diretta che ha visto crescere il proprio fatturato oltre i 6,5 miliardi nel 2020 secondo l’Ismea. Un risultato reso possibile dal fatto che l’Italia è l’unico Paese al mondo che può contare su una unica rete organizzata di farmers market che mette a disposizione delle famiglie circa 1.200 mercati contadini a livello nazionale sia all’aperto che al chiuso “con una varietà di prodotti che – spiega la Coldiretti – vanno dalla frutta alla verdura di stagione, dal pesce alla carne, dall’olio al vino, dal pane alla pizza, dai formaggi fino ai fiori”.