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In mutande per far riflettere sul consumo natalizio e il cambiamento climatico. "Regalate il futuro. Rinunciate alla frenesia dello shopping"
Gli attivisti e le attiviste di Extinction Rebellion e Schenke Zukunft/Regala Futuro hanno protestato in piazza Vittoria a Bolzano per denunciare l'impatto dei consumi natalizi sul riscaldamento globale. "Come ci spogliamo dei nostri abiti, così ci liberiamo dai vincoli del consumo e rinunciamo alla frenesia dello shopping"

BOLZANO. “Siamo un gruppo di persone che non riesce più a distogliere lo sguardo, stiamo uscendo consapevolmente dalla nostra zona di benessere: rinunciamo a ciò che diamo per scontato, il calore dei nostri vestiti, e ci esponiamo nudi in silenzio nel freddo invernale”. Scrivono così, gli attivisti del gruppo d'azione Schenke Zukunft/Regala Futuro e del movimento Extinction Rebellion.
In piedi, in slip color carne, tutti in silenzio, attivisti e attiviste hanno composto la scritta bilingue “Regala Zukunft”, “Regala il futuro”, per protestare contro il consumismo e far riflettere sull'impatto che questo ha nel cambiamento climatico. “Come ci spogliamo dei nostri abiti, così ci liberiamo dai vincoli del consumo e rinunciamo alla frenesia dello shopping prenatalizio. Vogliamo invitarvi a riflettere profondamente su ciò di cui abbiamo veramente bisogno e, soprattutto durante il periodo natalizio, a confidare che l'amicizia e l'amore possano fare a meno dei beni materiali superflui. Chiediamo a tutte e tutti di regalare un futuro invece dei soliti beni di consumo!”.
Nell'ultima domenica disponibile prima della settimana del Natale e delle chiusure dei negozi, disposte con ogni probabilità da parte della Provincia di Bolzano in tutto il periodo delle festività – non senza qualche malumore dei colleghi di maggioranza e degli stessi esercenti – l'azione in Piazza Vittoria a Bolzano voleva essere una performance artistica per riportare l'attenzione sul tema della crisi climatica e ecologica, passata in questi ultimi mesi un po' sotto traccia a causa della pandemia che sta imperversando nel mondo.
La necessità di rimettere al centro questo tema, decisivo per il futuro dell'umanità, è stata ribadita, secondo gli attivisti, dagli ultimi eventi meteorologici di inizio dicembre, con cui anche l'Alto Adige è stato messo in seria difficoltà, tra allagamenti, frane, bufere e smottamenti. La particolare virulenza di questi dimostrerebbe pertanto quanto sia importante ripensare i propri modelli di consumo, intervenendo su processi non solo ambientali, ma anche sociali.
“Attraverso la nostra azione vogliamo incoraggiare a uscire da una falsa zona di comfort, che è illusoria poiché basata su un desiderio che si perpetua all'infinito: il miglior consumatore è la persona insoddisfatta, per cui nessuna azienda sarebbe così folle da 'vendere' effettivamente la felicità e la soddisfazione definitive, questo sarebbe infatti la rovina dell'azienda stessa – continuano nella nota diramata a margine dell'iniziativa – possiamo invece scoprire nuovi stili di vita, in cui i valori immateriali e sociali hanno la precedenza”.
“Riparare invece che acquistare nuovi prodotti”, “ricercare prodotti sostenibili e promuovere le economie locali”, “ridurre in modo significativo il consumo personale”, “convertire la propria dieta al vegetale”, “cucinare invece che usare prodotti surgelati e controllare la propria alimentazione”, "riscoprire il territorio prediligendo gite a corto raggio rispetto a toccate e fughe all'estero”, sono alcune delle soluzioni proposte.
“Il cambiamento può avvenire in molteplici forme e spetta solo a noi iniziare questo percorso”, hanno concluso.