La pianta perenne dai fiori gialli che combatte la mosca delle olive, la Fem: "Contrasta il parassita senza l'uso di insetticidi"
La lotta 'green' al parassita delle olive passa anche attraverso la diffusione dell'Inula viscosa, un arbusto in grado di contrastare la mosca olearia in maniera totalmente naturale. Si prosegue anche con l'installazione di trappole per la cattura della mosca, che da 20 anni ormai portano buoni risultati sul territorio

TRENTO. Si chiama Inula viscosa e potrebbe rappresentare un'arma in più nella lotta 'green' ai parassiti che danneggiano le olive, la Fondazione Edmund Mach: "E' utile a favorire la biodiversità e contrasta la mosca olearia". Insieme al Museo civico di Rovereto, la Fem sta portando avanti un'iniziativa ('Adotta un'Inula viscosa') rivolta a chi possiede un orto o un giardino, ma soprattutto agli olivicoltori e alle amministrazioni pubbliche delle valli del Sarca e valle dei Laghi, dove si concentra la coltivazione dell'olivo.
L'Inula viscosa (che può essere acquistata dai vivaisti presenti sul territorio) rappresenta infatti un habitat naturale per molti insetti ausiliari che possono contrastare la diffusione della mosca olearia, un parassita che danneggia le olive. Piantando l'arbusto nelle vicinanze degli olivi, ma anche nei parchi pubblici e privati delle zone di maggior coltivazione, si può combattere in maniera assolutamente naturale la mosca dell'olivo, limitando quindi notevolmente l'utilizzo di insetticidi.
La diffusione sul territorio dell'Inula viscosa dovrebbe accompagnarsi ad un sistema di difesa nei confronti della mosca olearia che la Fondazione Mach sta portando avanti da oltre 20 anni con buoni risultati: le trappole per la cattura massale del parassita. La tecnica, fa sapere la Fem: "rappresenta un'alternativa sostenibile all'utilizzo dei prodotti fitosanitari, autorizzati in maniera sempre minore a livello europeo, ma per essere pienamente efficace richiede la partecipazione di tutti gli olivicoltori nell'esposizione delle trappole".