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Prima la bonifica (con il prelievo di grossi massi) poi però arriva il maltempo e nel prato compare un corso d’acqua. Degasperi: “I risultati sono sotto gli occhi di tutti”
Con la pioggia nel “prato bonificato” si è formato un corso d’acqua che scendendo a valle ha rovinato la strada sterrata. Degasperi: “Il terreno, privato dei grossi massi, avrebbe perso le sue capacità drenanti e alla fine per ripristinare la situazione è dovuto intervenire il Comune”

PANCHIÀ. Nei mesi scorsi, nella zona di Panchià, nel cuore della Val di Fiemme, e più recisamente nella località che i residenti chiamano “baita 7 nani”, erano entrati in azione i potenti escavatori di un’importante ditta di costruzioni.
Ufficialmente i mezzi pesanti erano entrati in azione per effettuare una bonifica per trasformare una vecchia pista da sci in pascolo. Eppure come sostiene il consigliere Filippo Degasperi, che sul tema ha presentato un’interrogazione alla quale non è ancora stata data risposta, “trattandosi di un’ex pista da sci risultava incomprensibile quali fossero gli interventi necessari per trasformare in pascolo un terreno già normalmente utilizzato come tale”.
Fatto sta che, come riportava sempre il consigliere di Onda Civica, l’originaria distesa prativa è stata completamente sventrata, non solo perché dal terreno sono stati prelevati grandi massi. “La visita sul posto – afferma Degasperi – ci aveva permesso di capire che probabilmente il vero scopo dell’intervento era proprio quello di recuperare dal sottosuolo i grandi massi da scogliera ricercatissimi in edilizia”.
Nei giorni scorsi però, un’imponente ondata di maltempo si è abbattuta sulla zona provocando diversi danni. Con la pioggia nel “prato bonificato” si è formato un corso d’acqua che scendendo a valle ha rovinato la strada sterrata. “Il risultato è sotto gli occhi di tutti – sottolinea Degasperi – il terreno, privato dei grossi massi, avrebbe perso le sue capacità drenanti e alla fine per ripristinare la situazione è dovuto intervenire il Comune”.