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Vietare le munizioni al piombo nella caccia? Zanotelli dice no anche se queste provocano il saturnismo ai rapaci: “Le alternative non offrono le stesse prestazioni”
I rapaci (per colpa dei cacciatori che utilizzano le munizioni al piombo) continueranno a essere esposti al pericolo del saturnismo. L’assessora Zanotelli risponde a Coppola: “Le alternative alle munizioni tradizionali, in particolare per i fucili a canna liscia, non offrono ancora le stesse prestazioni, essendo meno efficaci possono avere un impatto negativo sugli animali”

TRENTO. Aquila reale, poiana, grifone, nibbio, sono queste alcune delle specie di rapaci particolarmente minacciate dal saturnismo. Infatti, l’utilizzo di munizioni al piombo da parte dei cacciatori, disperse negli ambienti naturali, presenti nel corpo degli animali uccisi e nelle viscere degli ungulati lasciati sul terreno dai cacciatori dopo l’abbattimento, rappresenta un grave rischio per la salute di questi uccelli selvatici che, se le ingeriscono, possono intossicarsi fino alla morte per saturnismo acuto e cronico. Ciò avviene con numeri drammatici nella popolazione di rapaci delle Alpi.
Per questo Lucia Coppola, consigliera provinciale di Europa Verde, aveva presentato un’interrogazione per chiedere di mettere al bando questo tipo di munizioni. Ora è arrivata la risposta dell’assessora leghista Giulia Zanotelli che spiega: “Molti cacciatori di ungulati si sono già dotati di munizioni senza piombo, anche perché il mercato di armi e munizioni e la stessa ricerca balistica si stanno orientando autonomamente in tale direzione”.
Nelle prescrizioni tecniche per l’esercizio venatorio ci si limita ad auspicarsi che i cacciatori si dotino di munizioni monolitiche (atossiche) per la caccia degli ungulati, la più praticata sul territorio provinciale.
“Al momento – prosegue Zanotelli – i prodotti senza piombo sono ancora oggetto di ricerca e studio per migliorane le performance. Le alternative alle munizioni tradizionali disponibili sul mercato, in particolare per i fucili a canna liscia, non offrono ancora le stesse prestazioni. Tra l’altro, essendo meno efficaci, possono avere un impatto negativo sugli animali”. Eppure la Provincia è consapevole degli effetti che questo tipo di munizioni hanno sulla salute dei rapaci ma a quanto pare non saranno presi provvedimenti.