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Rapaci avvelenati dal piombo, Coppola: “Munizioni tossiche da mettere al bando, cosa sta facendo la Provincia?”
Il 44% delle 252 carcasse di aquila reale e avvoltoio analizzate ha evidenziato valori cronici di piombo superiori al normale. Coppola: “Assolutamente contraria alla caccia ma serve uno studio per monitorare gli effetti delle munizioni al piombo sulle diverse specie di fauna selvatica in Trentino”

TRENTO. In questi giorni la petizione lanciata da varie associazioni ambientaliste per mettere al bando le munizioni al piombo utilizzate nella caccia ha superato le 19.500 firme. L’utilizzo di questo tipo di munizioni, disperse negli ambienti naturali, presenti nel corpo degli animali uccisi e nelle viscere degli ungulati lasciati sul terreno dai cacciatori dopo l’abbattimento, rappresenta un grave rischio per la salute degli uccelli selvatici che, se le ingeriscono, possono intossicarsi fino alla morte per saturnismo acuto e cronico. Ciò avviene con numeri drammatici nella popolazione di rapaci delle Alpi.
“L’elenco degli avvelenamenti da piombo – sottolinea Lucia Coppola, consigliera provinciale di Europa Verde – secondo studi svolti nella penisola iberica, sulle Alpi e sui Pirenei, in Inghilterra, Polonia, Svezia e Finlandia fa impressione, e riguarda varie specie fra cui aquila fasciata, aquila reale, aquila grigia, poiana, grifone, nibbio”.
Sulle Alpi e in Europa centro meridionale la problematica è particolarmente grave come ha dimostrato lo studio della direzione del Parco nazionale dello Stelvio, in collaborazione con l’Istituto zooprofilattico e l’Ispra. Il 44% delle 252 carcasse di aquila reale e avvoltoio analizzate ha evidenziato valori cronici di piombo superiori al normale e livelli da avvelenamento clinico nel 26% dei casi.
“Premessa la mia assoluta contrarietà alla caccia e la volontà di difendere sempre la vita e la natura – commenta Coppola – conscia che vi sia una forte presenza di cacciatori che intendono far passare per uno sport l’uccidere gli altri animali, ritengo urgente almeno l’uso di munizioni alternative e non tossiche per la salvaguardia della salute di tutti, uomini e animali”.
Come fa notare la consigliera di Europa Verde in ampie zone d’Europa il piombo è ormai fuorilegge. “In Danimarca, Olanda e Belgio fiammingo è vietata la caccia con munizioni tradizionali, mentre in Italia ancora se ne discute. La Provincia di Sondrio per esempio è la prima a volerle vietare”. Da tempo ormai vengono commercializzate delle soluzioni alternative fabbricate senza piombo.
Alla luce di queste considerazione Coppola ha presentato un’interrogazione per chiedere come la Provincia di Trento come “intenda affrontare il problema delle munizioni al piombo” e se “non ritenga ragionevole imporre l’uso di munizioni che non contengano piombo”. Infine la consigliera di Europa verde auspica che si possa realizzare uno studio per monitorare gli effetti del piombo sulle diverse specie di fauna selvatica in Trentino.