A Belluno le rondini continuano ad aumentare, un successo il progetto di tutela: ''Indice di buona qualità dell'ambiente e contengono la presenza di zanzare''
E' stata rilanciata anche quest’anno la sinergia tra Comune e Provincia per la tutela e la valorizzazione dei nidi di rondine, rondone e balestruccio presenti nel centro storico del capoluogo. Il progetto ''Belluno Città amica delle rondini'' sta funzionando e se nel 2019 i nidi censiti erano 135 oggi sono 183. Padrin: ''Un grande lavoro di squadra fra enti, associazioni e volontari che collaborano per la salvaguardia della biodiversità cittadina''

BELLUNO. I nidi rilevati quest'anno sono 183 in netto aumento se si pensa che l'anno scorso ne erano stati censiti 168 e nel 2020 ce ne erano 146 (135 nel 2019). Insomma il progetto Belluno ''Città delle rondini'' si conferma anno dopo anno essere un successo sia per la salute di questi preziosi uccelli che per il messaggio che si trasmette alla comunità: quello che se c'è lavoro di squadra e impegno (anche supportato da tecnici e studiosi) si possono raggiungere grandi risultati anche per l'ecosistema nel quale viviamo.
E così è stata rilanciata anche quest’anno la sinergia tra Comune e Provincia per la tutela e la valorizzazione dei nidi di rondine, rondone e balestruccio presenti nel centro storico del capoluogo. Con la nuova collaborazione del Parco nazionale Dolomiti bellunesi, avviata lo scorso anno, e il supporto di Ascom Confcommercio. Tutti i soggetti istituzionali hanno stampato il loro logo sui tappetini antiguano che sono stati installati questa mattina, sotto i nidi abitati, insieme ad alcuni ombrelli messi a disposizione dal Parco.
Un’operazione che ha visto la collaborazione attiva della Polizia Provinciale, di alcuni volontari naturalisti e della Riserva alpina di caccia di Belluno, anche per il censimento dei nidi, che, come detto, mostra un trend positivo, in crescita negli ultimi anni per quanto riguarda le presenze e le nidiate. All’installazione dei tappetini hanno partecipato l’assessora all’ambiente del Comune di Belluno Lorenza De Kunovich e l’ex consigliere provinciale Franco De Bon.
''Fa piacere riscontrare questa tendenza positiva, sia perché la presenza delle rondini allieta cittadini e turisti, sia perché è indice di una buona qualità dell'ambiente in cui viviamo - commenta l’assessora De Kunovich -. Da non sottovalutare poi che questi uccelli contribuiscono anche a contenere la presenza di zanzare che in alcuni casi diventano vettori di malattie importanti, da alcuni anni, anche in montagna. È obiettivo di questa amministrazione agire assieme agli altri soggetti coinvolti nel progetto affinché questo positivo trend venga mantenuto''.
''Il progetto “Belluno città delle rondini” è un grande lavoro di squadra fra enti, associazioni e volontari che collaborano per la salvaguardia della biodiversità cittadina. Il capoluogo infatti è uno dei pochi centri rimasti in Italia in cui nidificano stabilmente rondini, rondoni e balestrucci - commenta il presidente della Provincia, Roberto Padrin -. Poter valorizzare questo aspetto ha anche una forte valenza di promozione turistica e certifica la qualità dell’aria e dell’ambiente in cui viviamo''.
E i dati parlano per il progetto stesso. I volontari Silvana De Col (moglie di Bepi Tormen, il naturalista che aveva cominciato anni fa la pratica dei censimenti dei nidi) e Mauro Varaschin, insieme alla guardia provinciale Luca Catello hanno raccolto i dati dei siti di nidificazione. In totale hanno rilevato 183 nidi, in aumento rispetto ai 168 censiti nel maggio 2022, di cui 40 utilizzati (contro i 38 di un anno fa). I nidi con riproduzione accertata sono 24, mentre un anno fa erano appena 19. I dati mostrano quindi una popolazione in salute e in crescita.
Nel 2022 è iniziato anche il censimento delle rondini, dei rondoni e dei balestrucci in zona Borgo Piave. Quest’anno sono stati rilevati 33 nidi (erano 23 nel 2022) di cui 12 di rondine, 3 di rondine montana e 18 di balestruccio; 19 risultano utilizzati (contro i 16 di un anno fa). Il prossimo censimento è in programma entro la metà di luglio e si concentrerà sui rondoni, che tendono a concentrare il periodo della covata più verso l’inizio dell’estate.