Coppa del Mondo Cervinia/Zermat, 2 stagioni, 8 tentativi, 0 gare: il record di chi vuol forzare il territorio
L'articolo di Pietro Lacasella sul blog AltoRilievo/VocidiMontagna: ''È sempre più urgente una transizione culturale, un atteggiamento rinnovato, un cambio di passo. Un passo sicuramente più lento e ponderato''

ASIAGO. Sono state annullate anche le gare femminili dello Speed Opening Zermatt/Cervinia. Sul tracciato transalpino di Coppa del mondo di sci è stato stabilito un record a suo modo originale, sebbene non possa fare vanto di requisiti atletici: in due stagioni e con otto tentativi non è stata portata a termine nessuna gara. O meglio: non si è riuscito a garantire lo svolgimento di nessuna gara.
Assenza di precipitazioni prima, abbondanza di neve e forte vento poi. Nessuna sorpresa se consideriamo le delicate caratteristiche ambientali in cui si inserisce il tracciato.
Stupisce invece l'insistenza con cui si continua a rilanciare una pista che non è "stregata" come titolano diversi quotidiani, ma semplicemente si trova in un contesto poco adatto alle competizioni sciistiche.
Questo malinconico record dovrebbe servirci come monito (l'ennesimo!): quando forziamo eccessivamente le caratteristiche di un territorio, quando la nostra richiesta non aderisce alle peculiarità ambientali, aumenta notevolmente il rischio di fallire, nel breve o nel lungo periodo.
I tempi in cui viviamo chiedono un atto di generosità: provare a vivere entro i limiti concessi dall’ambiente in modo da garantire alle generazioni più giovani un pianeta ancora abitabile.
È sempre più urgente una transizione culturale, un atteggiamento rinnovato, un cambio di passo. Un passo sicuramente più lento e ponderato.