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Manca acqua potabile in alcune località dell'Alto Adige, i Verdi: "Colpa anche del settore turistico tra innevamento artificiale, spa e lavaggi di biancheria negli hotel"

Era stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco con due autobotti per portare acqua potabile in quota, nell’alta Val Venosta. I Verdi: "Gli esperti stimano che in Alto Adige si consumano quasi 500 litri di acqua potabile al giorno per ogni turista, mentre i residenti hanno bisogno di circa 200 litri al giorno. Le imprese turistiche paghino tariffe idriche più alte"

Di Francesca Cristoforetti - 26 gennaio 2023 - 19:17

MALLES. Era stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco per portare acqua potabile in quota, nell’alta Val Venosta in Alto Adige, sotto il monte Watles. Neve e precipitazioni evidentemente non sono bastate quest'anno per riempire le riserve idriche del paesino di Burgusio, collocato a 1.240 metri di altitudine. Per questo domenica scorsa, 22 gennaio, il corpo permanente dei vigili del fuoco di Bolzano è stato impegnato tutto il giorno con 2 autobotti per effettuare i trasporti di acqua.

 

"Non è la prima volta che le località turistiche soffrono di carenze idriche - dichiarano i Verdi di Bolzano - l'anno scorso sono state colpite alcune zone dello Sciliar. Gli esperti stimano che in Alto Adige si consumano quasi 500 litri di acqua potabile al giorno per ogni turista, mentre i residenti hanno bisogno di circa 200 litri al giorno. Innevamento artificiale sulle piste, piscine, aree benessere e il lavaggio di grandi quantità di biancheria fanno aumentare a dismisura il consumo di acqua nel settore turistico. Gli anni di siccità aggravano la situazione perché dalle sorgenti arriva meno acqua".

 

I Verdi definiscono "più che irritante" la risposta del sindaco di Malles, Josef Thurner riguardo a questa crisi: "Secondo lui bisognerebbe attivare, al più presto e con fondi pubblici, nuove sorgenti d’acqua potabile per il turismo. Eppure lo sfruttamento delle riserve di acqua potabile ha raggiunto ormai il limite". Per questo "sarebbe più rapido e giusto far pagare alle imprese turistiche delle tariffe idriche più alte, forse a quel punto aumenterebbe l’impegno per il risparmio di acqua potabile", sostiene Hanspeter Staffler.

 

In risposta a un'interrogazione dei Verdi, il 9 settembre 2022 l'assessore provinciale Giuliano Vettorato aveva dichiarato che "i Comuni avrebbero in linea di principio la possibilità di introdurre una categoria aggiuntiva con classi tariffarie maggiorate e basate sul consumo". In tal caso conclude il partito verde, "se questa possibilità esiste, allora pensiamo che debba essere assolutamente usata".

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