Zanzare e malattie tropicali in Trentino, Marini: ''La Provincia non intervenga solo a Trento e Rovereto: campagna su tutto il territorio''
Il consigliere provinciale del Movimento 5 stelle, Alex Marini: "Se le previsioni saranno confermate, questo sarà un anno particolarmente duro per quanto riguarda il numero delle zanzare. Quello che si può e si deve fare è intervenire per tempo dedicando risorse e personale alla tutela della salute di tutti i trentini, non solo a Trento e Rovereto"

TRENTO. Una campagna di informazione e di intervento in valle del Chiese ma più in generale in tutto il Trentino per prevenire la diffusione di specie di zanzare capaci di veicolare malattie tropicali. Questa la richiesta di Alex Marini. Il Consigliere provinciale del Movimento 5 stelle evidenzia che l'anno scorso si sono verificati casi di persone affette da virus West Nile in Lombardia e in Svizzera "a testimonianza del rischio che ci può essere anche sul nostro territorio".
La Fondazione Mach ha realizzato una banca dati relativa ai vettori di malattie tropicali presenti in Trentino, un database che conterrebbe le schede informative sulla patologie e sui dati relativi alle catture, ma anche report più specifici, "disponibili però solo per gli utenti abilitati dalla Fondazione. Risulta che il Muse gestisca un programma di monitoraggio della zanzara tigre per la città di Trento. Secondo quanto asserito dalla referente dell'Ambito clima ed ecologia Valeria Lencioni, nel corso dell’evento tenutosi il 20 dicembre 2022, nel corso di quell’anno i dati della raccolta delle ovitrappole hanno dato conto di oltre 82.000 uova da maggio a ottobre (+ 70% rispetto al 2021)".
Le aree più suscettibili sono risultate quelle poste lungo l’asta del Fersina nel suo corso attraverso la città. "La problematica non riguarda solo Trento, con Gionata Stancher della Fondazione museo civico di Rovereto (Mcr), che, sempre in questo evento, ha fatto il punto sui dati della presenza della zanzara tigre nel Basso Trentino che risultano preoccupanti".
Le zanzare trovano, anche in Trentino, le condizioni ideali per proliferare, una dinamica accentuata dalla crisi climatica. "Nel 2022 si è verificata una sensibile crescita della presenza di zanzare tigre, in valle del Chiese come in gran parte dell’arco subalpino e alpino, e il 2023, purtroppo, non sembra promettere un miglioramento della situazione", aggiunge Marini. "Il problema non è solo il fastidio causato da questi insetti ma soprattutto il fatto che essi veicolano malattie tropicali anche molto gravi, per esempio il virus del Nilo occidentale e la dengue. Casi si sono verificati in Lombardia e in Svizzera e i rischi ovviamente esistono anche per la nostra popolazione. Da tempo ormai la Provincia di Trento realizza campagne di contenimento delle zanzare a Trento e Rovereto".
Il consigliere provinciale del Movimento 5 stelle ha depositato negli scorsi giorni una interrogazione al Consiglio provinciale tramite la quale sollecita la Provincia a intervenire in valle del Chiese e nel resto dei Comuni periferici del Trentino con campagne di informazione e intervento rispetto alla diffusione di specie di zanzare capaci di veicolare malattie tropicali.
"Ritengo sia il caso di procedere celermente in maniera analoga anche per le valli periferiche, la cui popolazione ha diritto di vedere tutelata la propria salute rispetto a quella che vive in area urbana. Purtroppo quelle che stiamo vedendo sono le conseguenze del cambiamento climatico, ma ciò non significa che non esistano soluzioni per adattarsi e resistere. Se le previsioni saranno confermate, questo sarà un anno particolarmente duro per ciò che riguarda il numero delle zanzare. Quello che si può e si deve fare è intervenire per tempo dedicando risorse e personale alla tutela della salute di tutti i trentini, non solo una parte del territorio", conclude Marini.