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Prorogata fino a luglio 2017 l'entrata in vigore del decreto Balduzzi sull'obbligo dei defibrillatori

I mesi che abbiamo davanti devono essere utilizzati per riscrivere il decreto, trovando il giusto punto d'equilibrio tra sicurezza per gli atleti e la giusta attenzione per il mondo del volontariato sportivo
DAL BLOG
Di Franco Panizza - 22 novembre 2016

Segretario politico del Patt e Senatore nella XVII legislatura 

La commissione bilancio del Senato ha approvato un mio emendamento al decreto terremoto che proroga fino a luglio 2017 l'entrata in vigore del decreto Balduzzi sull'obbligo dei defibrillatori e di personale autorizzato al loro utilizzo per il mondo del volontariato sportivo.

 

Adesso attendiamo l'approvazione definitiva del provvedimento, prevista per oggi, da parte dell'aula del Senato. Un minuto dopo però bisognerà cominciare a lavorare per modificare il decreto Balduzzi perché questa ulteriore proroga che siamo riusciti a ottenere, per quanto importante, non risolve quanto sottolineato dalla società sportive dilettantistiche e dall'intero mondo del volontariato sportivo. Come abbiamo ribadito in più occasioni, il decreto Balduzzi nasce sotto i più nobili intenti ma, per come è stato pensato, rischia di mettere in serio pericolo l'intero mondo del volontariato sportivo perché mette in capo ai volontari eccessive responsabilità, assieme all'obbligatorietà di presenza di personale autorizzato all'utilizzo del defibrillatore anche in occasioni sportive del tutto informali.

 

Per questo l'intero mondo del volontariato sportivo sta sollecitando da tempo una revisione della norma. Occorre incentivare la presenza dei defibrillatori e prevedere momenti di formazione per i volontari chiamati al loro utilizzo. Su questo in Trentino sono stati compiuti importanti passi in avanti. Ma in alcun modo si devono introdurre norme che rischiano di disincentivare il volontariato o, peggio ancora, di restare lettera morta per la loro difficile applicabilità.

Inoltre, sempre il decreto Balduzzi, ha dei punti non chiari e di difficile interpretazione. Anzitutto manca un elenco preciso delle discipline sportive a cui si applica. E poi non si capisce bene come regolarsi nel caso di discipline out-door, quali ad esempio il ciclismo su strada e l'escursionismo.

 

La proroga quindi va salutata come un fatto positivo ma non ancora sufficiente. I mesi che abbiamo davanti devono essere utilizzati per riscrivere il decreto Balduzzi, trovando il giusto punto d'equilibrio tra sicurezza per gli atleti e la giusta attenzione per il mondo del volontariato sportivo e di tutte le società dilettantistiche. Su queste basi continuerà il mio confronto con i responsabili del Ministero e il sottosegretario De Filippo.

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