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Digitate gente digitate: al Muse aiuta il corso anti divario

Colmare la disparità esistente tra chi ha maggior accesso alle tecnologie dell'informazione (in particolare telefonini, personal computer e internet) e chi ne è escluso. Un corso per adulti che inizia lunedì al Fab Lab del museo si propone di dare lezioni semplici e chiare a chi è iscritto all'Università della Terza Età e del tempo disponibile

Pubblicato il - 20 ottobre 2017 - 07:48

TRENTO. Si chiama divario digitale o digital divide ed è la disparità esistente tra chi ha maggior accesso alle tecnologie dell'informazione (in particolare telefonini, personal computer e internet) e chi ne è escluso. Il mancato utilizzo delle potenzialità della Rete non riguarda solo una dimensione di equità sociale, ma investe lo sviluppo stesso di un territorio.

 

  Un piccolo passo per colmare questo divario lo compie il MUSE che, assieme alla Fondazione Demarchi, organizza presso il suo FabLab il secondo corso di avvicinamento al mondo della fabbricazione digitale per adulti. Il corso, che si rivolge alle persone iscritte all’Università della terza età e del tempo disponibile di Trento (UTETD), inizia lunedì 23 ottobre e si protrarrà fino a marzo 2018.

 

  Si sviluppa lungo tre filoni: la programmazione elettronica, la stampa 3d e le incisioni, taglio con il laser, e la programmazione per arrivare ad usare il proprio telefonino per interagire con gli oggetti distanti ( Internet of things). Una bella occasione per stimolare la mente mantenendola in allenamento.

 

 In Italia, il divario digitale è ancora particolarmente rilevante. I motivi  possono essere molti, come ad esempio le condizioni economiche, il livello d'istruzione, la qualità delle infrastrutture e, naturalmente, l’età.

 

  I dati Istat 2013 – infatti - raccontano che le persone di età compresa tra i 60 e i 64 anni che navigavano sul web erano quasi il 37 %. Un bel salto in avanti se si pensa che dieci anni prima erano poco più del 12 e soprattutto che al suo interno, anche se lentamente, sta crescendo anche la fascia 65-74 (20% nel 2013 contro il 4,4 del 2003). Dati che però stridono se confrontati con quelli europei dove, nel 2013, in media utilizzava il web  ben il 45 % della fascia 55-74 anni.

 

 Per raggiungere una buona conoscenza e parziale autonomia nell’utilizzo delle tecnologie presenti nel FabLab, MUSE e Fondazione Demarchi hanno ideato un percorso ad hoc. Le persone, digiune di questi nuovi approcci, avranno la possibilità di comprendere il processo che, dalla elaborazione virtuale al computer, conduce alla prototipazione e infine alla produzione di un oggetto reale per poi comprendere come usare il proprio telefonino per controllare oggetti come le lampade di casa, i frigoriferi o anche la propria autovettura: il mondo dell’internet of things.  

 

 

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