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Aveva insultato Enrico Rizzi su Facebook, condannata una donna trentina
La donna era anche amministratrice del gruppo “#Rizzibimbominkia”. Rizzi: "Andiamo avanti perchè la lista di chi dovrà aspettarsi una simile condanna è ancora lunga"

TRENTO. Aveva definito su Facebook “Bimbominkia” Enrico Rizzi, coordinatore del partito animalista europeo, e per questo una donna trentina è stata condannata al pagamento di una multa di mille euro.
La donna era anche amministratrice del gruppo “#Rizzibimbominkia” nato dopo le affermazioni di Rizzi a seguito dell'uccisione dell'orsa Daniza. A Rizzi era stata dedicata anche una tazza con il logo del gruppo.
Il tribunale ha stabilito l'offesa alla reputazione del coordinatore nazionale del Partito animalista europeo e quindi l'applicazione della pena pecuniaria.
“Molto bene – ha scritto in un post Enrico Rizzi - andiamo avanti perchè la lista di chi dovrà aspettarsi una simile condanna è ancora lunga. Sempre detto: tempo al tempo, arrivo da tutti”.

Enrico Rizzi, qualche mese fa, aveva ricevuto la conferma di condanna da parte della Corte d'Appello di Trento per diffamazione. Il tutto si riferisce alla vicenda avvenuta nel 2014, all'indomani della morte di Diego Moltrer e alle parole pronunciate da Rizzi dopo aver saputo della sua morte: "Infame, adesso sai cosa vuol dire morire". Per quelle parole vergognose Rizzi è stato condannato a pagare 5 mila euro di multa e 34 mila euro a titolo di risarcimento alla famiglia del defunto consigliere.
Ad inizio agosto era invece arrivata la notizia che Rizzi aveva avviato un'azione civile nei confronti di Orietta Viola, attuale assessore al turismo del comune di Ton, per delle offese ricevute, con una richiesta di risarcimento di 20 mila euro.