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L'animalista Rizzi chiede 20 mila euro all'assessora che lo aveva definito ''Bimbo minch**''
La donna, al tempo senza alcun incarico pubblico, aveva reagito alle parole di Rizzi contro Moltrer, morto da poco in una battuta di caccia. In settembre la conciliazione obbligatoria nel tribunale trentino

TRENTO. "La donna che vedete in foto si chiama Orietta Viola, vive a Trento ed è l'attuale Assessore al Turismo del Comune di Ton. Nel 2014 - scrive l'animalista Enrico Rizzi - mi sono occupato dell'orsa Daniza, poi purtroppo barbaramente uccisa; ebbene - spiega su Facebook - lei si è divertita ad insultarmi pesantemente sul web".
"Ha creato anche un gruppo ove si è dedicata alla vendita di magliette riportanti l'hashtag 'RIZZI BIMBO MINCH**'. Quelle che vedete sono una piccolissima parte di ciò che ha fatto. L'ho denunciata - comunica Rizzi - e le indagini sono ancora in corso presso la Procura di Trapani. A distanza di 4 anni e come promesso, ho anche avviato un'azione civile nei suoi confronti, con una richiesta di risarcimento di 20 mila euro".
"Come prevede la legge - continua l'animalista - è stato fissato un incontro di 'mediazione obbligatoria' innanzi al Tribunale di Trento per il prossimo 18 settembre 2018. La gentile signora potrà decidere se 'risarcire bonariamente' il danno di immagine che mi ha creato, oppure andare a processo, ed a quel punto sarà il Giudice ad esprimersi".
Conclude il post con queste parole: "Io arrivo sempre in ritardo. Ma arrivo sempre. Da tutti. E' solo questione di tempo". E così Enrico Rizzi, che non è nuovo alle querele, aspetta al varco l'assessora, che a dire il vero quando ha pubblicato su Facebook le sue parole contro Rizzi, nemmeno era assessora.
La vicenda infatti è avvenuta nel 2014, all'indomani della morte di Diego Moltrer, il consigliere provinciale autonomista, avvenuta durante una battuta di caccia. Orietta Viola reagì alle parole che Rizzi aveva rivolto a Moltrer dopo aver saputo della sua morte: "Infame, adesso sai cosa vuol dire morire".
Per quelle parole vergognose Rizzi è stato condannato a pagare 5 mila euro di multa e 34 mila euro a titolo di risarcimento alla famiglia del defunto consigliere. Ora chiede che l'assessora risarcisca lui perché in un moto di rabbia conseguente alla lettura di queste dichiarazioni ha voluto difendere la memoria di Moltrer e attaccare chi lo aveva pesantemente insultato.