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Firmato l'accordo per il rilancio degli impianti sciistici della Predaia e della Mendola
Coinvolti Provincia, Trentino Sviluppo, Altipiani Val di Non spa ed enti locali. "Questa firma rappresenta il punto finale di un percorso iniziato nel 2015"

TRENTO. "Questa firma rappresenta il punto finale di un percorso iniziato nel 2016 ma anche un punto di partenza di fondamentale importanza per la nostra società e per le comunità interessate". L'entusiasmo di Ivan Larcher, presidente della Altipiani Val di Non, è palpabile.
L'accordo siglato è importante: il rilancio degli impianti sciistici di Predaia, monte Nock e Mendola. Alla firma l'assessore al turismo Michele Dallapiccola, il vicepresidente di Trentino Sviluppo Fulvio Rigotti, il presidente di Altopiani Val di Non Ivan Larcher e i rappresentanti dei comuni di Cavareno, Fondo, Predaia, Malosco, Romeno, Ronzone, Ruffrè-Mendola, Sarnonico, Sfruz, Ton.
A monte dell'operazione, come di altre dello stesso tenore che sono maturate in questi ultimi mesi, una decisione della Giunta provinciale dell'ottobre 2015, che concentrava l'attenzione sulle stazioni invernali a interesse locale, quelle che consentono a tutta la popolazione, ed in particolare ai più giovani, di accedere allo sci, ma che al tempo stesso sono in grado di intercettare una domanda turistica che non necessariamente si orienta verso i grandi caroselli sciistici, privilegiando le località meno frequentate, coniugando sport, paesaggio, relax.
L'accordo prevede che Trentino Sviluppo proceda ad acquisire, entro l'ottobre 2018, alcuni asset degli impianti della Predaia e della Mendola, fra cui un nastro trasportatore, in sostituzione dell’attuale, a servizio della skiarea della Predaia, e la seggiovia biposto ad attacchi fissi “Monte Nock– Ruffrè”, sulla quale sarà effettuata a spese dell’acquirente la revisione generale.
Entro il 30 novembre 2019 è invece previsto l'acquisto della linea di adduzione e dell'impianto di innevamento a servizio della skiarea della Predaia. Gli asset saranno saranno successivamente concessi in locazione ad Altipiani Val di Non spa per un periodo non inferiore ad 4 anni. L'investimento pubblico è di circa 600 mila euro, quello dei comuni firmatari di quasi 200 mila euro.