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Mensa scolastica, il Comune tergiversa e pubblica il bando di gara. La comunità si proclama Principato de Matarel e ironizza
Il Principato de Matarel ha 'cantierato' la zona per i 'lavori di costruzione adattamento, ampliamento e slargamento degli spazi del refettorio dei mateloti de tutte le school of Mattarello'. Il direttore lavori è il Potachin de Caden, mentre il Toni e il Bepi coordineranno le procedure. Le garanzie non mancano

MATTARELLO. L'ampliamento della mensa delle scuole elementari e medie di Mattarello continua a tenere banco. Le posizioni sono note, il territorio chiede di procedere verso nord, mentre il Comune tiene la barra dritta per guardare a sud. E mentre l'amministrazione pubblica il bando di gara, la 'rassegnata' ironia del sobborgo corre a carnevale.
Il Principato de Matarel ha, infatti, 'cantierato' la zona per i 'lavori di costruzione adattamento, ampliamento e slargamento degli spazi del refettorio dei mateloti de tutte le school of Mattarello'. Tutti i prezzi sono in Bit Matarel coin e il direttore lavori è il Potachin de Caden, mentre il Toni e il Bepi coordineranno le procedure. Insomma, le garanzie non mancano.

L'ampliamento verso sud divide. La circoscrizione si è opposta e si è espressa negativamente, insegnanti e genitori sono contrari all'ampliamento verso sud e hanno raccolto oltre settecento firme tra 'vecchia scuola' e online, ma il Comune chiude occhi e orecchie per procedere secondo la linea tracciata.
E dopo aver tergiversato in consiglio e aver leggermente rivisto il progetto con alcune varianti in corso d'opera, quasi in sordina, è uscito a metà gennaio scorso il bando di gara per l'affidamento dei lavori per un progetto da circa 500 mila euro.
Una 'protesta' a tappe, non solo istituzionale. A fine novembre, in occasione della visita del sindaco agli edifici, i genitori avevano mostrato, 'armati' di nastro adesivo, gli ingombri e l'impatto dell'ampliamento verso sud se l'amministrazione avesse deciso di continuare a percorrere questa strada. Il risultato? La perdita di spazi comuni, in particolare del piazzale, e un ingresso ridotto ai minimi termini (Qui articolo).
Incassato il 'blitz', gli assessori Italo Gilmozzi e Chiara Maule avevano incontrato i vertici scolastici, le commissioni e la circoscrizione. Il progetto è stato limato e parzialmente cambiato, ma l'intenzione è rimasta chiara e decisa: bussola a sud (Qui articolo).
Ma il territorio resta contrario: le determine di circoscrizione e scuola, così come quelle di Astrid-Associazione Trentina per la ricerca integrata e la disabilità e Cooperativa HandiCREA sono negative. Il Comune è però intenzionato a premere sull'acceleratore per chiudere i giochi per una situazione ben nota da oltre due anni, ma che solo adesso e in piena urgenza è stata presa in mano dall'amministrazione.
Dopo un incontro del 5 dicembre scorso, il Comune ha proposto una piccola variante, quella probabilmente definitiva, sulla quale la circoscrizione (documento sotto) si è espressa in modo negativo. Non sono mancati i consiglieri favorevoli ma hanno allegato diverse note per spiegare che quello più che altro è il male minore.
La circoscrizione e i genitori chiedono, infatti, di considerare il rifacimento della struttura o almeno una riorganizzazione provvisoria in grado di garantire una continuità didattica in loco, ma anche di tenere conto del futuro utilizzo in funzione degli incrementi di iscrizioni degli alunni, già previsti dall'ente locale.
E alcuni genitori avevano elaborato progetto e rendering per suffragare la propria proposta, ma non è bastato. Così come non sono bastati altre possibilità portate sul tavolo, mai prese in considerazione tra riorganizzazione degli orari, spostamento della caserma dei vigili del fuoco e gestione diversa degli spazi. A quanto pare tutto o quasi rimasto lettera morta.