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Palpeggiò una studentessa, prof di ginnastica condannato
La Corte d'Appello ribalta la sentenza di primo grado e l'insegnante è stato condannato a due anni e al pagamento di 5 mila euro alla parte civile

TRENTO. Corte d'Appello ribalta la sentenza e condanna a due anni, con sospensione condizionale della pena, l'insegnante di educazione fisica che nel 2017 era stato assolto in primo grado dalle accuse di violenza sessuale (seppure di lieve identità) nei confronti di una studentessa.
Dopo questo primo grado era stato accolto l'appello del Pm e dell'avvocato a cui i genitori della ragazza avevano affidato il caso.
La vicenda risale al 2015 e sono diversi gli episodi raccontati dalla ragazza 14enne ai genitori. Il primo, avvenuto durante una lezione di ginnastica dove nell'insegnare alcune posizioni della pallavolo l'insegnante avrebbe toccato con entrambi le mani il sedere della ragazza. Un secondo episodio durante una lezione di teoria dove la giovane è stata chiamata per essere usata come “modella” e toccata in vari punti del corpo. Ci sono stati poi ulteriori casi che sono stati portati in tribunale.
In primo grado il professore fu assolto ma dopo essere stati ripercorsi tutti i passaggi e risentiti i testimoni, ieri la sentenza ha ribaltato il giudizio. Il professore di ginnastica è stato condannato a due anni, con sospensione della condizionale. Oltre a questo sono stati stabiliti 5 mila euro alla parte civile.