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Allerta gialla, tutto il sistema di Protezione civile è attivo. La Ss47 a Ponte Alto allagata, l'acqua invade un condominio a Tesero, alberi schiantati in val di Non
Situazione difficile anche in Alto Adige, quasi tutti i passi sono stati chiusi per ragioni di sicurezza. Il grado di pericolosità per quanto riguarda le valanghe è stato portato al livello forte, il quarto su una scala di cinque. Dalle 21 di ieri sera l'autostrada del Brennero in direzione Nord, a partire da San Michele all'Adige, sarà percorribile lungo una sola corsia di marcia

TRENTO. La Protezione civile ha diramato un avviso di allerta gialla su tutto il territorio provinciale. Dopo il messaggio mirato di ieri, giovedì 14 novembre, la decisione è arrivata alle 11 a seguito delle valutazioni in sede di centrale operativa: sono possibili, infatti, nelle prossime ore e nei prossimi giorni criticità dovute alla caduta rami e alberi per l'azione battente della pioggia che potrebbero, inoltre, causare disagi alla viabilità, alla rete elettrica e alla stabilità dei versanti tra crolli e smottamenti.
Sono già diverse le problematiche a causa delle intense precipitazioni che interessano vaste porzioni della provincia. I corpi della val di Non sono in azione in particolare per alberi che si sono schiantati lungo le arterie a compromettere la viabilità in diverse in zone. A Vattaro invece si sarebbe verificato uno smottamento lungo la statale, i vigili del fuoco sono operativi per rimuovere il materiale detritico.
Chiuso per allagamento lo svincolo sulla Ss47 di Ponte Alto: i veicoli provenienti da Est diretti a Trento dovranno percorrere la galleria di Martignano. Riaperta, invece, in questo momento la strada statale 48 tra Campitello e Canazei.
A Tesero i pompieri sono intervenuti per l'allagamento delle cantine in un condominio Itea e per altri servizi, mentre in collina est a Trento l'acqua ha invaso alcuni scantinati e garage, così come a Folgaria e Luserna sull'Alpe Cimbra. I vigili del fuoco di Campiglio sono stati allertata per diversi interventi.

Con l’allerta gialla è stato attivato tutto il sistema di Protezione civile del Trentino, questo significa che il territorio viene costantemente presidiato e che unità e mezzi a disposizione sono pronti a intervenire per affrontare eventuali problemi. La popolazione è invitata a ridurre gli spostamenti e, in ogni caso, a porre particolare attenzione alle condizioni dei luoghi percorsi. Eventuali situazioni di emergenza andranno comunicate al numero 112. "L’intero sistema – evidenzia il dirigente generale, Gianfranco Cesarini Sforza – è pronto per affrontare questa situazione. Sono allertati anche i vigili del fuoco, le amministrazioni comunali e i gestori di servizi".
L’allerta, come anticipato, è stata dichiarata anche in base all’aggiornamento della situazione meteorologica fatto questa mattina. Sono anche possibili fenomeni localizzati di allagamento e di erosioni nel reticolo idrografico minore. In montagna tenderà a aumentare il pericolo di valanghe con possibili fenomeni di slittamento anche su rampe vicine alle strade poste a quote medio-alte.
Dalla serata di ieri sono già caduti mediamente sul territorio trentino 20 – 40 millimetri di precipitazioni, con punta massima di 104 millimetri a Passo Pian delle Fugazze. La quota neve si attesta attorno ai 1.500 metri sui settori meridionali, più bassa altrove con valori minimi attorno a 500-600 metri nel settore nord-occidentale.
Nelle prossime ore e fino al pomeriggio-sera di oggi sono attese precipitazioni forti o molto forti diffuse, anche a carattere temporalesco. E’ possibile che sui settori orientali, nel pomeriggio, le precipitazioni risultino particolarmente intense. Attesi mediamente altri 40 -70 millimetri di pioggia con i valori più elevati sui settori orientali e nelle zone di stau dove il cumulato della giornata odierna potrà superare i 150 millimetri.

La quota neve tenderà a portarsi oltre i 1.700 metri sui settori meridionali e orientali, a quote inferiori altrove e specie nelle valli più chiuse dei settori occidentali tenderà ad attestarsi attorno ai 1.000 metri e localmente anche più in basso. Oltre i 1800 - 2000 metri si prevedono complessivamente fino a 70 – 100 centimetri di neve fresca.
Per la giornata di sabato si prevede una decisa attenuazione dei fenomeni con precipitazioni assenti o deboli fino a sera. Dalla sera di sabato fino alle ore centrali di domenica riprenderanno precipitazioni moderate con quota neve inizialmente a circa 1000 metri e poi in graduale in innalzamento. Dal pomeriggio di domenica e fino alla sera di lunedì precipitazioni generalmente assenti. Per la giornata di martedì è attesa un’ulteriore fase perturbata con precipitazioni moderate che avranno carattere nevoso oltre 1.200 metri circa.
Situazione difficile anche in Alto Adige, quasi tutti i passi sono stati chiusi per ragioni di sicurezza. Il grado di pericolosità per quanto riguarda le valanghe è stato portato al livello forte, il quarto su una scala di cinque. Non solo, dalle 21 di ieri sera l'autostrada del Brennero in direzione Nord, a partire da San Michele all'Adige, sarà percorribile lungo una sola corsia di marcia, ma è previsto un'ulteriore zona di filtro all'area di sosta Sadobre a Campo di Trens.
Sta rientrando, nel frattempo, l'allerta legata alla mancanza di corrente: se alle 17 di ieri, l'Azienda pubbliservizi Brunico segnalava 16 mila utenze senza corrente, da quel momento in avanti le cose sono sensibilmente migliorate, tanto che un'ora più tardi erano solamente 2.000 le utenze non ancora servite dal distributore di energia Edyna.
L'ospedale di Brunico e la vicina casa di riposo sono stati riforniti da due generatori di emergenza da 400 kw dei vigili del fuoco del Corpo permanente di Bolzano, una delle due linee dell'alta tensione di Terna danneggiate dalla neve lungo la tratta Bressanone-Dobbiaco è stata riparata nel corso delle ultime ore. Ieri le operazioni erano state rese impossibili dalle condizioni meteorologiche che non rendevano possibile il volo degli elicotteri. Al termine del vertice è stato chiesto alla popolazione di non utilizzare il numero unico 112 per chiedere informazioni sulla situazione, in modo tale da consentire alla Centrale di emergenza di poter svolgere al meglio il proprio lavoro.
