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Due tragedie sul lavoro in una settimana: Ionut, moldavo, schiacciato da un escavatore e Nishan Jayanga del Sri Lanka travolto da un furgone
I due drammi si sono consumati sul Garda (uno a Malcesine, l'altro a Bardolino). Il giovane 25enne aveva da poco avuto una bambina mentre il 41enne che lavorava per la Bartolini lascia tre figli

MALCESINE. Due drammi terribili che lasciano sul campo tanto dolore, quattro bambini piccoli, mogli e famiglie che dopo sacrifici e impegno erano riuscite a trovare la loro strada in Italia. Due morti sul lavoro avvenute una a Malcesine, lunedì pomeriggio, l'altra a Bardolino, giovedì scorso.
Nel primo caso il giovanissimo Ionut Racila, 25 anni originario della Moldavia, è rimasto schiacciato da un piccolo escavatore. Stava lavorando in un cantiere edile con una ditta locale, lungo la via Panoramica (la strada in quota che sovrasta il comune gardense) quando il mezzo lo ha schiacciato. Non è ancora chiaro cosa sia accaduto ma se dalle prime ricostruzioni sembrava il ragazzo fosse alla guida e fosse rimasto sotto il bobcat dopo aver perso il controllo del mezzo, adesso emerge che c'è una persona (le generalità al momento non sono state diffuse) iscritta al registro degli indagati con l'accusa di omicidio colposo. L'ipotesi che si sta facendo strada, infatti, è che alla guida dell'escavatore ci fosse un altro lavoratore.
Quel che è certo è che il mezzo era salito su un dosso, si è sbilanciato, ed è precipitato travolgendo il giovane. Un colpo terribile che si è rivelato fatale. Inutili, infatti, i tentativi di salvare il ragazzo di fatto morto sul colpo. Ionut viveva a Brenzone ed aveva da pochi mesi avuto una bambina con la sua compagna di vita.
Tre figli li aveva anche Warnakulasuriya Nishan Jayanga, 41 anni e originario dello Sri Lanka. Lui viveva nel veronese e stava lavorando per la ditta Bartolini. Era un corriere ed è rimasto schiacciato dalla parte posteriore del suo furgone che lo ha sbattuto contro un muro. Giovedì scorso, infatti, si trovava a Bardolino, in via Campagnola. Stava per fare una consegna e ha lasciato il mezzo parcheggiato leggermente in salita. All'improvviso il furgone si è mosso, proprio mentre lui si trovava vicino al muro di una casa, e lo ha travolto schiacciandolo. Non è morto subito, ha chiesto aiuto e in pochi secondi sono stati chiamati i soccorsi, ma al loro arrivo era già troppo tardi. L'ipotesi al vaglio degli inquirenti è che l'uomo avesse inserito male il freno a mano.
Due tragedie vicine nel tempo, due uomini morti mentre facevano il loro lavoro in un Paese diverso dal loro di origine.