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Anche l’Italia sospende i voli con il Regno Unito, Di Maio: “Nuova forma di Covid, dobbiamo proteggere la salute”
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sospenderà i voli fra Italia e Regno Unito: “Come Governo abbiamo il dovere di proteggere gli italiani, per questa ragione, stiamo per firmare il provvedimento per sospendere i voli con la Gran Bretagna. La nostra priorità è tutelare l’Italia e i nostri connazionali”

ROMA. Dopo l’Olanda anche l’Italia si aggiunge alla liste dei Paesi che hanno deciso di sospendere i voli passeggeri con il Regno Unito. A renderlo noto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, una decisione maturata in seguito alla scoperta da parte degli scienziati inglesi di una possibile mutazione del Covid, più contagiosa di quella conosciuta finora.
“Il Regno Unito ha lanciato l’allarme su una nuova forma di Covid – afferma il ministro degli Esteri – che sarebbe il risultato di una mutazione del virus. Come Governo abbiamo il dovere di proteggere gli italiani, per questa ragione, dopo aver avvisato il Governo inglese, con il Ministero della Salute stiamo per firmare il provvedimento per sospendere i voli con la Gran Bretagna. La nostra priorità è tutelare l’Italia e i nostri connazionali”.
Di conseguenza nelle prossime ore dovrebbe essere varato un provvedimento ad hoc per sospendere il traffico aereo fra i due Paesi. Al momento le informazioni su questa mutazione sono ancora poche e si dovranno attendere studi più approfonditi, ma nel frattempo è montata la preoccupazione. Anche l’Organizzazione mondiale della sanità sta seguendo la vicenda da vicino condividendo le informazioni e collaborando con gli scienziati inglesi.
Secondo il ministro della Salute britannico Matt Hancock sarebbero oltre 1.000 i casi legati a questa variante del coronavirus identificati, con una concentrazione nel sud dell’Inghilterra. Questa mutazione preoccupa soprattutto perché stando alle prime informazioni sembrerebbe essere caratterizzata da una maggior contagiosità rispetto alla variante originale fin qui studiata. Il secondo timore riguarda la possibilità che anche le persone che hanno già contratto il Covid possano riammalarsi qualora entrassero in contatto con la versione mutata.