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Coronavirus, anche in Trentino al via l'indagine di sieroprevalenza. Saranno coinvolti 48 Comuni e oltre 4300 cittadini
L'indagine a livello nazionale coinvolgerà 150 mila persone. Permetterà di capire il livello di diffusione del virus nel Paese e di pianificare le prossime fasi e il ritorno all’attività

TRENTO. Saranno 48 i comuni trentini che prenderanno parte all'indagine nazionale sulla sieroprevalenza voluta dal Governo e che nasce dalla necessità di disporre con urgenza di studi epidemiologici e statistiche affidabili e complete sullo stato immunitario della popolazione.
“L’indagine a campione sulla sieroprevalenza ci permetterà di capire il livello di diffusione del virus nel Paese e di pianificare le prossime fasi e il ritorno all’attività. È uno dei cinque punti della nostra strategia sanitaria insieme al rafforzamento della rete territoriale, ai Covid-Hospital dedicati, alla App di tracciamento e assistenza a distanza e al mantenimento di misure di distanziamento sociale e di protezione individuale. Il nostro Servizio sanitario nazionale deve rafforzarsi per rispondere a questa nuova grande sfida” ha spiegato il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Il progetto nazionale prevede il coinvolgimento di 150 mila persone e di queste 4384 saranno trentine.
“Questa indagine – ha spiegato il presidente Maurizio Fugatti – ha il ruolo di definire l'estensione dell'infezione da Covid testando un certo numero di persone”.
Per quanto riguarda i comuni di Trento, Pergine e Riva, i punti di prelievo di riferimento saranno quelli dell'azienda sanitaria mentre per gli altri saranno istituti dei punti ad hoc dalla Croce Rossa.