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Coronavirus, frode di mascherine. La Finanza sequestra una spedizione di dispositivi diretti a Trento, Milano, Como, Reggio Emilia e Perugia
L'operazione della Guardia di Finanza di Modena. Su tutto il territorio nazionale sono state sequestrate circa 157 mila mascherine non conformi per un valore complessivo di 800 mila euro

TRENTO. Mascherine non conformi senza alcun genere di certificazione ufficiale pronte per essere spedite ad un commerciante di Trento. C'è anche il nostro territorio coinvolto nelle operazioni portate a termine nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Modena volte al contrasto delle condotte fraudolente e delle pratiche commerciali sleali connesse all’emergenza Coronavirus.
Le Fiamme gialle hanno individuato mascherine di tipo “Ffp2” e “Chirurgiche tristato” senza i requisiti di sicurezza, commercializzate sull’intero territorio nazionale. La prima operazione, portata a termine dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Modena, ha consentito di individuare e sequestrare, presso un’azienda con sede a Sassuolo, 132.800 mascherine non conformi ai prescritti requisiti di sicurezza in quanto sprovviste della marcatura CE ovvero delle certificazioni dell’Istituto Superiore di Sanità o dell’Inail. La merce sequestrata, proveniente da un fornitore cinese, era infatti accompagnata unicamente da un “Certificate of Compliance”, documento non sufficiente ad attestarne la sicurezza.
Nel secondo caso, invece, quello che ha interessato anche Trento, i finanzieri della Compagnia di Modena hanno riscontrato presso un’altra azienda con sede a Modena, invece, che i presidi sanitari, sempre di provenienza cinese, recavano la marcatura “CE” derivante dalla presentazione di un “certificato di conformità” rilasciato da una società non autorizzata a garantirne la genuinità, avente un nome molto simile a quello di un noto organismo certificatore, conosciuto a livello internazionale. Nella circostanza, le Fiamme Gialle, rilevando la frode nell’esercizio del commercio, hanno immediatamente sottoposto a sequestro 10.470 esemplari delle mascherine detenute presso il magazzino di una società modenese e presso una farmacia nonché, su delega della locale dell'autorità giudiziaria, hanno provveduto al sequestro di altri 13.884 pezzi a Milano, Como, Trento, Reggio Emilia e Perugia.
Gli ingenti sequestri operati hanno consentito, complessivamente, di bloccare la diffusione di mascherine, dichiarate filtranti (mod. Ffp2) e chirurgiche tristrato, per un valore commerciale stimato di oltre 800 mila euro, prive dei prescritti requisiti di sicurezza, che avrebbero esposto al rischio la salute degli ignari acquirenti.
Nel caso di Trento, è stato spiegato dai finanzieri di Modena, le mascherine sono state bloccate prima della spedizione. Il titolare dell'attività a cui erano destinate e che presumibilmente non era a conoscenza della frode, non è indagato.
I titolari delle aziende coinvolte, nelle due operazioni, invece, responsabili dell’illecita commercializzazione dei presidi sanitari, sono stati deferiti alla locale Procura della Repubblica, a piede libero, per le ipotesi di reato di frode in commercio e nelle pubbliche forniture.