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Coronavirus in Veneto, 243 contagi e 18 decessi in 24 ore. Zaia: ''Eseguiti tamponi su tutti i 120 mila sanitari, anche nelle case di riposo: li rifaremo ogni 11 giorni''
Il totale sale a 15.935 casi e 1.087 morti dall'inizio dell'epidemia coronavirus, 918 dei quali in ospedale. Ci sono 4.638 negativizzati e 11.913 persone in isolamento domiciliare. Zaia: "L'apertura parte dalle mascherine. Chiudere le regioni? E' Sud contro Nord"

VERONA. Nelle ultime 24 ore il Veneto ha registrato 243 nuovi contagi e 18 decessi. Il totale sale a 15.935 casi e 1.087 morti dall'inizio dell'epidemia coronavirus, 918 dei quali in ospedale.
Ci sono 4.638 negativizzati e 11.913 persone in isolamento domiciliare. Questo l'aggiornamento della Regione sulla situazione veneta.
In provincia di Padova ci sono 34 nuovi positivi per un totale di 3.580 casi e 195 decessi, mentre il cluster di Vo' resta fermo a 87 casi e 3 vittime con Covid-19.
Più 15 a Treviso (2.315 casi e 202 decessi), più 27 a Venezia (2.143 casi e 159 morti) e più 94 a Verona (3.974 casi e 298 vittime).
Nel vicentino ci sono invece 43 nuovi infetti per 2.339 casi e 150 decessi, mentre sono 21 a Belluno (856 casi e 49 morti).
Nessun nuovo contagi a Rovigo che resta a 306 casi e 21 decessi dall'inizio dell'epidemia.
"Sono stati eseguiti i test su tutti i dipendenti della sanità e delle case di riposo, circa 120 mila persone - dice il presidente Luca Zaia - i direttori generali hanno un piano che permettere di continuare in questo senso ogni 11 giorni. Se alcuni presidenti chiudono i confini regionali fanno loro l’autonomia, non è Nord contro Sud, ma Sud contro Nord. Mettetevi nei panni di un cittadino che sale in treno: se si chiudono i confini regionali le corse vengono soppresse. Se poi si vuole preservare un’area delicata, con un'alta popolosità o con persone a rischio, è comprensibile. Non ho mai firmato ordinanze per chiudere".
Capitolo ripartenza. "Si può lasciare vivere i cittadini - spiega Zaia - con misure applicabili. Ci sono le linee guida nazionali e poi ogni Regione è chiamata a calare le indicazioni sul territorio. Se c’è il supporto scientifico è giusto che si possa aprire. Il trend del Veneto mostra una attenuazione del contagio. Ma la riapertura parte dalle mascherine".