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Coronavirus in Veneto, altri 348 casi e 18 morti ma Zaia firma una nuova ordinanza per sbloccare alcune attività
Ci sono 348 nuovi positivi e altri 18 decessi nelle ultime 24 ore. Complessivamente ci sono 17.229 casi e 1.244 vittime per l'epidemia coronavirus

VERONA. Ci sono 348 nuovi positivi e altri 18 decessi nelle ultime 24 ore. Complessivamente ci sono 17.229 casi e 1.244 vittime per l'epidemia coronavirus.
A Padova e Treviso ci sono 25 nuovi positivi per un totale rispettivamente di 3.707 casi e 222 morti e 2.420 casi e 236 decessi.
Ben 176 nuovi contagi a Verona (4.389 casi e 332 morti), quindi 32 positivi a Venezia (2.340 casi e 184 decessi) e altri 29 a Vicenza (2.483 casi e 169 vittime).
Più 55 a Belluno (1.042 casi e 59 decessi) e più 10 a Rovigo (413 casi e 28 morti).
Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha firmato un'ordinanza per consentire diverse riaperture di attività produttive.
E' possibile per gelaterie e pasticceria, bar e ristoranti vendere cibo da asporto nel comune, tutto ovviamente deve avvenire in massima sicurezza e non si può consumare sul posto, meglio se si prenota.
Revocata la misura restrittiva su librerie e negozi per bambini, il Veneto si allinea al Dpcm e quindi possono aprire tutti i giorni. Sbloccate alcune categorie per le opere pubbliche e per le attività edilizie, così come quelle artigianali.
E' possibile coltivare un terreno privato, anche se non insiste sul territorio comunale. Il criterio è quello regionale. Viene consentito il lavoro boschivo e l'accesso ai cimiteri, ma la decisione finale deve essere dei sindaci in quest'ultimo caso.
Sono aperti i ragionamenti per il reinserimento dei più piccoli, fino ai 6 anni, in asili e scuole.