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Coronavirus in Veneto, calano i numeri del contagio ma altri 29 morti. Zaia: ''Le scuole? Forse non riapriranno più''
Sono 448 i nuovi positivi nelle ultime 24 ore, mentre si aggiungono in poche ore, purtroppo, altri 29 decessi rispetto al report delle 8 della mattina di oggi, venerdì 27 marzo. A Vo' non si registrano nuovi casi, mentre a Padova ci sono 28 ulteriori positivi, 15 a Treviso, 23 a Vicenza e 28 a Belluno

VERONA. L'aumento dei casi ha subito un rallentamento ma è una giornata ancora difficile in Veneto a causa dell'emergenza coronavirus. Sono 448 i nuovi positivi nelle ultime 24 ore, mentre si aggiungono in poche ore, purtroppo, altri 29 decessi rispetto al report delle 8 della mattina di oggi, venerdì 27 marzo (Qui articolo).
Sono 34 i morti in più in Veneto tra le 17 di ieri e le 17 di oggi. A Verona si registra la situazione più complicata con un totale di 1.688 persone contagiate da Covid-19 e altre 5 vittime nelle scorse ore.
Una situazione che viene particolarmente attenzionata è quella relativa alla casa di riposo di Villa Bartolomea dove sono morti 7 anziani nel corso della notte e sale a 15 il numero di vittime negli ultimi giorni per complicanze legate al coronavirus.
A Vo' non si registrano nuovi casi, mentre a Padova ci sono 28 ulteriori positivi, 15 a Treviso, 23 a Vicenza e 28 a Belluno. Le variazioni in questo caso sono rispetto al report delle 8 di questa mattina.
In totale ci sono 7.650 positivi con 342 decessi e 625 guariti dall'inizio dell'epidemia. Nel frattempo nel corso della conferenza stampa Luca Zaia, presidente della Regione, ha richiesto l'introduzione dei sistemi adottati in Cina, Israele e Corea del Sud per poter controllare attraverso i cellulari le persone positive al tampone e quindi le eventuali aree di contagio.
"Mi chiedono quando riapriranno le scuole. Forse non riapriranno più e si finirà l'anno scolastico così. Dura con questi numeri mettere a repentaglio la salute dei ragazzi e creare un popolo di contagiatori", ha spiegato Zaia.