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Coronavirus, la falsa infermiera accusa sui social l'azienda sanitaria di diffondere immagini irrealistiche, la smentita: "E' una fake news"
La donna che ha scritto il post sosteneva che pazienti di altri reparti sarebbero stati appositamente portati nel reparto di Terapia Intensiva e che al personale del reparto sarebbe stato chiesto di descrivere la situazione in termini peggiori di quanto essa non sia in realtà

BOLZANO. L'azienda sanitaria altoatesina ci tiene a riportare un eclatante caso di fake news accaduto i giorni scorsi. In un post del gruppo Facebook "Freie Bürger Cittadini Liberi TrentinoSüdtirol", divulgato anche tramite WhatsApp e che nel frattempo è stato cancellato, si sostiene che l'Azienda sanitaria dell’Alto Adige abbia inviato delle foto al quotidiano in lingua italiana "Alto Adige" per far apparire la situazione legata al Covid-19 peggiore di quanto essa non sia in realtà.
Una non meglio definita "Sabine", indicata come infermiera in servizio e "collaboratrice ospedaliera altamente qualificata", sostiene addirittura che pazienti di altri reparti sarebbero stati appositamente portati nel reparto di Terapia Intensiva Covid-19 e che al personale del reparto di Terapia Intensiva sarebbe stato chiesto di descrivere la situazione in termini peggiori di quanto essa non sia in realtà.
Niente di tutto questo è vero, come afferma il Primario Marc Kaufmann, Coordinatore medico per la pandemia Covid-19 e della terapia intensiva coronavirus a Bolzano: "La richiesta per il servizio fotografico è arrivata proprio dall'Alto Adige, analoga richiesta che nei giorni scorsi è stata formulata anche da molti altri mass media (ORF Alto Adige, RAI Alto Adige, Rttr) e da noi accolta. La situazione è già gravissima, non c'è certo bisogno di renderla peggiore".
Le affermazioni fatte sono false e, per il Direttore generale Florian Zerzer, anche gravemente lesive dell’immagine aziendale: "Si sostiene che l'azione sia stata avviata dalla Direzione generale o addirittura dalla Provincia di Bolzano per suscitare paura. Si fanno nomi e speculazioni. Queste dichiarazioni sono completamente false, i giornalisti e i fotografi/cameramen erano completamente liberi nella scelta delle situazioni da riprendere. Abbiamo inoltrato il post di Facebook alla nostra Ripartizione Legale affinché vengano presi dei provvedimenti, per individuare le persone responsabili di tali ‘fake news’".
Nel frattempo, il post è stato cancellato, ma ha già fatto il giro della rete, anche tramite WhatsApp. Il Direttore generale Zerzer continua: "Per solidarietà con le tante famiglie che hanno perso i loro cari o che temono ancora per la vita dei loro cari a causa di questa terribile pandemia, nonché per la tutela dei collaboratori e delle collaboratrici che ogni giorno compiono cose incredibili e che sono ritratti in questo post Facebook come persone che raccontano delle menzogne, l'Azienda sanitaria dell’Alto Adige intraprenderà azioni mirate contro tali falsità, ora e in futuro".
In allegato alcune foto recenti che mostrano la situazione nel reparto di Terapia Intensiva Covid-19 di Bolzano, che non si discostano in alcun modo dalle immagini pubblicate dai media nei giorni scorsi. Il reparto di Terapia Intensiva Covid-19 di Bolzano lavora al limite. Così era il giorno della visita dei rappresentanti dei media e così è ancora oggi.