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Addio a Guido Conci, protagonista del mondo cooperativo trentino
Roberto Simoni: "E' stato un grande cooperatore ma soprattutto una persona onesta, con un alto senso del dovere e della responsabilità personale e con una capacità non comune di coinvolgimento"

TRENTO. Lutto nel mondo della cooperazione trentina, a 76 anni si è spento Guido Conci. Per quarant’anni è stato presidente delle Cantine Mezzacorona, che ha condotto con saggezza e visione portandole ad essere un gruppo internazionale tra i più importanti in Italia.
Una presidenza vissuta con spirito di servizio, un esempio di cooperazione fortemente ancorata al territorio e alla sua gente ma che ha saputo interpretare in maniera innovativa e originale guardando con coraggio e lungimiranza al futuro della propria comunità.
“Guido Conci - ricorda oggi il presidente della Federazione Roberto Simoni – è stato un grande cooperatore ma soprattutto una persona onesta, con un alto senso del dovere e della responsabilità personale e con una capacità non comune di coinvolgimento. Ha esercitato una leadership autorevole intraprendendo un percorso di sviluppo estremamente complesso e ambizioso del Gruppo Mezzacorona, fondato sul ruolo insostituibile dei soci e della loro centralità. La Piana Rotaliana ed il Trentino gli devono molto e la Cittadella del Vino è un fiore all’occhiello di cui tutti oggi andiamo orgogliosi, creata con un avveniristico progetto urbanistico, ambientale, economico e sociale sul sito industriale gravemente compromesso della ex-Samatec. Ha saputo farsi parte attiva di una innovativa visione di sviluppo con l’obiettivo di integrare in maniera virtuosa il turismo, le attività economiche, le realtà del tessuto locale, motivando dirigenti capaci e una base sociale coesa e partecipe, e dimostrando come la viticoltura potesse rappresentare un volano di crescita sostenibile per la comunità”.
È stato anche vicepresidente della Federazione, oltre che sindaco di Mezzocorona, interpretando sempre il suo ruolo con discrezione e garbo quasi d’altri tempi. “La sua lezione è molto importante anche per le giovani generazioni, una perdita molto grave per il nostro movimento. Riposi in pace” ha conlcuso Simoni.