Al via uno studio su un “alimento medico” contro i sintomi del long-Covid: si cercano volontari in Alto Adige
Ai partecipanti dello studio clinico verrà somministrato un integratore da assumere due volte al giorno: l’obiettivo è trovare una cura contro i sintomi del cosiddetto long-Covid come fatica fisica, difficoltà di concentrazione e ragionamento

VIPITENO. Recenti studi stimano che circa il 20% dei pazienti che hanno contratto una infezione da Sars-CoV2, sia in forma lieve che moderata o severa, continuino a manifestare, anche dopo la guarigione dalla infezione acuta, sintomi persistenti quali senso di marcata fatica fisica, difficoltà di concentrazione e ragionamento.
Per far luce su questa nuova sindrome l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige sta conducendo degli studi. In particolare a breve, nell’ospedale di Vipiteno, prenderà il via la terza fase dello studio clinico per testare la possibile efficacia di un cosiddetto “alimento medico a fini speciali” contro i sintomi del long-Covid.
Ai partecipanti dello studio clinico, approvato dal Comitato Etico locale, viene somministrato un integratore da assumere per bocca due volte al giorno. Questo preparato ha note proprietà anti-neuroinfiammatorie e viene già utilizzato nella pratica clinica di altre patologie e non presenta effetti collaterali conosciuti.
I pazienti che hanno avuto un’infezione da Covid-19 diagnosticata per mezzo di un test molecolare non più di 6 mesi fa e soffrono ancora di una significativa fatica fisica e/o difficoltà cognitive, possono partecipare a questo nuovo studio contattando il servizio di Neuroriabilitazione presso l’ospedale di Vipiteno (Ricerca.Neuroriabilitazione.Vipiteno@asdaa.it).
La partecipazione allo studio prevede di sottoporsi per un tempo di circa due ore a test neuropsicologici (test di attenzione, di linguaggio, di apprendimento motorio) e neurofisiologici con stimolazione magnetica transcranica. Questa valutazione verrà eseguita nell’Ospedale di Vipiteno due volte, all’inizio e al termine di un periodo di otto settimane in cui il preparato verrà assunto a domicilio.
I pazienti che parteciperanno saranno divisi in maniera casuale (“randomizzata”) in due gruppi di studio. Un gruppo riceverà il vero preparato mentre un secondo gruppo riceverà un placebo (una sostanza inattiva). Né i pazienti né i ricercatori di Vipiteno saranno a conoscenza per la durata dello studio del tipo di sostanza che il singolo paziente assumerà. Questo per ridurre al minimo le possibilità di influenzare i risultati.
Se al termine dello studio verrà dimostrata, sulla base dei risultati dei test neuropsicologici e neurofisiologici, una efficacia del farmaco significativamente superiore a quella del placebo, tutti i pazienti avranno la possibilità di continuare la terapia con il preparato oggetto di studio.