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Assembramenti serali a Trento, il sindaco Ianeselli: ''Impensabile che la città vada a letto alle 21. Ma lavoriamo per una movida educata e diffusa''

A partire dalla prossima settimana saranno potenziati i controlli delle forze dell'ordine nel centro storico di Trento nelle ore serali. Il sindaco: "Non possiamo arrivare a vivere una situazione come quella dell'estate scorsa. Gli interventi repressivi sono sempre una sconfitta e serve trovare un equilibrio"

Di G.Fin - 09 maggio 2021 - 13:03

TRENTO. “Da un lato pensare ad una città che va a letto alle 21 non è quello che vogliamo ma dall'altro c'è il diritto sacrosanto dei residenti di poter dormire in tranquillità. Dobbiamo trovare un equilibrio ed è quello sul quale stiamo lavorando seriamente”. Il sindaco di Trento Franco Ianeselli interviene sulle lamentele arrivate da alcuni residenti della città in merito agli assembramenti e alle urla che si stanno da diversi giorni vedendo e sentendo nella zona del liceo Bonporti, all'incrocio con vicolo Santa Maria Maddalena.

 

Una questione che di certo non è nuova. Trento è una città universitaria e da sempre ci sono moltissimi giovani che alla sera, dopo una giornata di studio, per rilassarsi e per ritrovarsi con gli amici, decidono di bere qualcosa assieme all'aperto. Quello che non va bene in questo momento sono ovviamente gli assembramenti e alcuni comportamenti di inciviltà che purtroppo si sono visti anche nelle ultime sere.

L'Amministrazione di Trento non sta però solo a guardare. Già nei giorni scorsi il sindaco Franco Ianeselli, dopo essere andato di persona a vedere la situazione, ha incontrato alcuni residenti per raccogliere le criticità e si è poi confrontato anche con il Questore e il Commissario di Governo.

 

“Venerdì – spiega il sindaco – è stato fatto un intervento congiunto tra polizia di stato e polizia locale per far rispettare il coprifuoco e le altre misure anti-covid. E' stato un intervento di controllo e non sarà l'unico. Da un lato ci sentiamo dire che è stata un'azione troppo forte dall'altro che stiamo facendo poco. Quello che vogliamo trovare è una situazione di equilibrio per non finire come l'estate scorsa.  Capisco l'esasperazione dei residenti e allo stesso tempo dobbiamo capire che una città come Trento è impensabile che vada a letto alle 21”.

 

L'obiettivo è quello di mettere in campo un progetto di “movida diffusa” perché è evidente che 200 ragazzi, in pochi metri, rendono la zona invivibile. Si confida nella responsabilità delle persone ma non solo. Nei prossimi giorni infatti, il sindaco ha in programma di organizzare degli incontri con i rappresentanti degli studenti e di altre realtà del centro cittadino.

 

“Vogliamo che venga messa in moto una movida educata e diffusa – ha spiegato Ianeselli – partendo dalle responsabilità delle persone”. L'intenzione è quella di utilizzare anche i parchi della città creando iniziative in sicurezza e che possano in questo modo evitare assembramenti.

 

Prima o poi il coprifuoco terminerà e la preoccupazione è che la situazione sfugga di mano e ritorni ad essere di alta tensione come quella già vista lo scorso anno. “E' evidente – ha spiegato Ianeselli – che non possiamo arrivare a chiudere una piazza, io penso che usare strumenti repressivi sia una sconfitta ma non possiamo nemmeno arrivare ad una situazione invivibile come quella vissuta in passato. Ci sono tanti strumenti che possono essere usati e anche il dialogo può arrivare fino ad un certo punto”.

 

Già a partire dalla prossima settimana, intanto, assicura il sindaco, proprio per assicurare una movida nel rispetto delle regole, saranno potenziati i controlli nel centro storico da parte delle forze dell'ordine.

 

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