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Coronavirus, Fugatti: “Ben 16 contagi in Val di Fiemme”, focolaio fra i dipendenti di alcune filiali di una banca
In pochi giorni fra i dipendenti, di diverse filiali, di un istituto di credito della Val di Fiemme sono stati rilevati 16 casi di positività. L’Apss sospetta che siano legati alla variante inglese

TRENTO. Il Trentino rimane in zona arancione, la conferma arriva anche dal presidente della Pat Maurizio Fugatti che aggiunge: “Era previsto perché la zona arancione resta in vigore per due settimane”. Il presidente della Pat fa sapere inoltre che per ora, almeno stando a questi dati, il Trentino non rischia di finire in zona rossa. I numeri comunque sono in crescita e lo stesso Fugatti si dice preoccupato.
A preoccupare però ci sono anche le varianti: “Dobbiamo segnalare – afferma Fugatti – una situazione che si è venuta a verificare di contagio improvviso, non sappiamo ancora se si tratti della variante inglese ma si è verificata una situazione di contagio importante in Val di Fiemme all’interno di alcune filiali di un istituto di credito dove al momento 16 dipendenti si sono contagiati negli ultimi giorni”.
La velocità di trasmissione crea apprensione all’Azienda sanitaria che è intervenuta per condurre un’inchiesta epidemiologica sulla situazione della Val di Fiemme. Il direttore generale di Apss Pier Paolo Benetollo crede che possa trattarsi della variante inglese. In questo caso di focolaio i protocolli sono stati rispettati, ha spiegato il direttore generale. È stato identificato poi un secondo caso in cui la variante inglese è stata identificata in Trentino, registrato dalla Fem nei giorni scorsi. In alcuni casi legati alla variante inglese, fa sapere il direttore generale di Apss, i contagi sono avvenuti perché fra le persone ci sono stati contatti non protetti.