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Coronavirus, le nuove regole della zona arancione. Più libertà di movimento e scuole in presenza almeno al 50 per cento

Con l'ordinanza numero 69 il presidente della Provincia ristabilisce le regole da zona arancione. Ci si può tornare a muovere all'interno del proprio Comune e le scuole ritornano in presenza: elementari e medie al 100 per cento, mentre le superiori solo al 50 per cento

Pubblicato il - 06 aprile 2021 - 19:19

TRENTO. Da oggi, martedì 6 aprile, il Trentino torna ufficialmente in zona arancione dopo più di tre settimane in zona rossa. Le chiusure sono iniziate il 15 marzo, quando il peggioramento della situazione sanitaria ha fatto scattare la zona rossa, che si è poi protratta fino alla fine delle vacanze pasquali come da disposizione del Governo.

 

Oggi però cambia la situazione e, sebbene non si tratti di un via libera, alcune misure di sicurezza verranno allentate. Infatti con una nuova ordinanza provinciale, la numero 69, il presidente Fugatti ha ristabilito le regole già definite dal Dpcm del 2 marzo e dal Decreto legge 1 aprile, numero 44. In primis ci sarà più libertà di movimento, in quanto gli spostamenti saranno consentiti all’interno del Comune dalle 5 alle 22. Buone notizie anche per le scuole che tornano in presenza fino alla terza media, mentre per le superiori rimarrà la Dad al 50 per cento.

 

Qui sotto le regole complete in vigore da oggi:

 

Spostamenti

 

Rimane il coprifuoco dalle 22 alle 5, ma durante il giorno ci si può muovere liberamente all’interno del proprio Comune. Ci si può spostare al di fuori dei confini comunali, dalle 5 alle 22, ma solo per motivi di lavoro o di necessità. Inoltre è possibile recarsi in un Comune contiguo, compreso il capoluogo di Provincia, se all’interno del proprio vi sono attività o servizi sospesi. Tale possibilità di scelta vale anche per motivi di convenienza economica. Nei Comuni fino a 6mila abitanti si può uscire dai confini per qualsiasi motivo, ma entro un percorso di 30 chilometri, ad esclusione degli spostamenti verso il capoluogo di Provincia.

 

Uso della mascherina

 

È obbligatorio indossarla nei luoghi chiusi diversi dalle abitazioni private e all’aperto se non ci sono le condizioni di isolamento rispetto a persone non conviventi. Non è obbligatoria all’aperto per chi svolge attività sportiva e per i bambini di età inferiore ai 6 anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili.

 

Scuola

 

Per le scuole dell'infanzia, elementari e medie le lezioni si tengono in presenza. Per le scuole superiori la didattica in presenza è al 50 per cento, il restante 50 per cento viene effettuato a distanza.

 

Bar e ristorazione

 

Per i bar è consentita la modalità d’asporto fino alle ore 18.00. Per la ristorazione è consentita la modalità d’asporto fino alle 22.00. È fatto divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze. Il servizio di consegna a domicilio è possibile in qualsiasi orario.

 

Commercio al dettaglio

 

I negozi al dettaglio restano aperti, nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Nei giorni prefestivi e festivi chiudono i negozi presenti nei centri commerciali ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

 

Attività sportiva

 

È consentita l’attività sportiva individuale all’aperto, possibilmente presso parchi pubblici o aree periferiche, nel rispetto della distanza minima di due metri. Non si può svolgere attività sportiva all'interno dei centri storici delle città. Ci si può spostare dal proprio comune, utilizzando anche mezzi di trasporto pubblici o privati, entro 30 chilometri, sempre intesi come percorso, per andare a svolgere attività sportiva individuale.

 

Trasporto pubblico

 

Sui trasporti pubblici locali è consentito il 50 per cento della capienza massima prevista. Permane l'obbligo di indossare la mascherina, anche per i bambini fra i 3 e i 6 anni di età.  

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