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Coronavirus, meno pressione sugli ospedali e la Residenza territoriale Covid di Ala diventa nucleo di cure intermedie
La Provincia ha spiegato che tenuto conto del progressivo miglioramento della situazione epidemiologica, che sta determinando una riduzione significativa della pressione sul sistema sanitario trentino, si è deciso per una conversione temporanea della Residenza Covid di Ala, in un nucleo di cure intermedie

TRENTO. La Residenza territoriale di Ala ha rappresentato uno strumento fondamentale nel momento più difficile della pandemia. Oggi, però, si apre una nuova fase: con le progressive dimissioni dei pazienti Covid, il presidio verrà temporaneamente convertito in un nucleo di cure intermedie.
Lo ha stabilito la Giunta provinciale, su indicazione dell'assessore alla salute Stefania Segnana: "La struttura è stata utilizzata inizialmente come Rsa di transito, poi come Rsa Covid ed infine come residenza sanitaria territoriale Covid, d'appoggio al servizio sanitario provinciale - spiega l'assessore Segnana -. Tenuto conto del progressivo miglioramento della situazione epidemiologica, che sta determinando una riduzione significativa della pressione sul sistema sanitario trentino, si è deciso per una conversione temporanea della Residenza Covid di Ala, in un nucleo di cure intermedie”.
Si è quindi posticipato di qualche mese l’attivazione del nucleo di 20 posti letto Rsa già previsti dalla programmazione sociosanitaria.
L’Apsp U. Campagnola di Avio, ente gestore del nucleo, ha accolto la proposta di conversione; la nuova funzione sarà attivata dall’inserimento del primo paziente e fino al 31 dicembre 2021, fatte salve le necessarie procedure di autorizzazione e di accreditamento istituzionale. Gli oneri sono stimati in 730.000 euro.