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Coronavirus, risale l'Rt di Trentino e Veneto e l'Alto Adige torna a un passo da ''1'' ma ha la più bassa incidenza d'Italia
Il nuovo report dell'Iss che determina i cambi di colorazione delle regioni e province autonome mostra che la situazione è ancora buona in Italia con solo tre territori (Basilicata, Campania e Sicilia) che non sono gialli anche se ci sono alcuni segnali di allarme. Bolzano e il Veneto per quanto riguarda le classificazioni di rischio diventano passano da ''bassa'' a ''moderata''

TRENTO. L'Rt in Italia è in leggera crescita e anche per Trentino, Alto Adige e Veneto la situazione peggiora leggermente con la crescita maggiore che si registra in provincia di Bolzano, di nuovo a un passo dalla zona arancione con un Rt medio a 0,99 (la scorsa settimana era a 0,75). Il Trentino passa da 0,77 a 0,84 e il Veneto da 0,71 a 0,86. E sono solo tre le regioni, in Italia, con Rt sopra l'1 come riporta l'Iss che spiega nella bozza al report: "La Basilicata, la Campania e la Sicilia hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, due Regioni (Campania e Sicilia) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2".
Lo riporta la bozza del report del monitoraggio Iss-ministero della Salute con i dati relativi alla settimana 19-25 aprile. Inoltre si ''scambiano'' di posizione Trentino e Alto Adige per quanto riguarda la classificazione complessiva di rischio visto che se la settimana scorsa Trento a questa voce riportava ''moderata'' e Bolzano ''bassa'', questa settimana si ribaltano e anche il Veneto passa da ''bassa'' a ''moderata''.

E poi c'è l'altro parametro che regola chiusure e aperture: quello dell'incidenza ogni 100.000 abitanti che scende a 148 casi su 100mila abitanti mentre la scorsa settimana era 157 su 100mila abitanti. In particolare l'Alto Adige è il territorio con la più bassa incidenza d'Italia (73 casi ogni 100.000 abitanti) mentre il Trentino è a 97 casi e il Veneto a 125 in ogni caso tutti molto distanti dalla soglia critica di 250 casi ogni 100.000 abitanti (nessuno in Italia è sopra questo limite, solo la Campania si avvicina con 221 casi). In ogni caso è lontanissimo il livello di 50 casi ogni 100.000 abitanti che è considerato quello accettabile per il tracciamento.
"Si osserva un miglioramento generale del rischio, con nessuna Regione a rischio alto. Undici regioni e province autonome hanno una classificazione di rischio moderato: Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Bolzano, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto. Dieci regioni che hanno una classificazione di rischio basso: Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Molise, Trento, Sardegna, Umbria e Valle d'Aosta" si legge nella bozza del report''.
Nelle conclusioni gli esperti evidenziano che "la ormai prevalente circolazione in Italia di una variante virale caratterizzata da una trasmissibilità notevolmente maggiore, richiede di continuare a mantenere particolare cautela e gradualità nella gestione dell’epidemia".
L'Rt medio
Abruzzo: 0.78
Basilicata: 1.02
Calabria: 0.75
Campania: 1.08
Emilia-Romagna: 0.81
Friuli Venezia Giulia: 0.71
Lazio: 0.85
Liguria: 0.83
Lombardia: 0.84
Marche: 0.81
Molise: 1
Piemonte: 0.78
PA Bolzano: 0.99
PA Trento: 0.84
Puglia: 0.92
Sardegna: 0.81
Sicilia: 1.05
Toscana: 0.92
Umbria: 0.89
Valle d’Aosta: 0.82
Veneto: 0.86

