Incinta, costretta a digiunare e rinchiusa in una casa senza acqua, luce e gas. Il dramma di una 30enne, condannato l'ex compagno
L'uomo in occasione del Ramadan aveva obbligato a digiunare anche la donna che stava aspettando un bambino. Ma non solo, la 30enne era sottoposta ad ogni genere di aggressione verbale e psicologica

TRENTO. Il Ramadan è un periodo sacro durante il quale per i musulmani vi è il digiuno. Da questa pratica, però, sono esentate alcune categorie di persone e tra queste ci sono le donne che stanno aspettando un bambino.
Una aspetto, questo, che non sembra essere interessato a un uomo marocchino di 39 anni di Trento che ha obbligato la sua compagna, in attesa del primo figlio, a digiunare. Ma non solo, la drammatica vicenda, finita in tribunale, ha visto anche l'uomo obbligare la donna a tenere in ordine la casa come voleva lui e soprattutto a chiuderla a chiave all'interno.
Una vero e proprio incubo iniziato nel 2017 culminato nel momento in cui l'uomo ha deciso di rinchiudere la donna per alcuni giorni all'interno di una casa senza acqua, luce e gas. Alla fine vi è stata anche la scoperta da parte di quest'ultima che il proprio compagno aveva giù una moglie e anche un figlio.
I continui episodi di aggressione verbale, fisica e psicologica hanno portato la donna, grazie anche ad un'amica, a denunciare il tutto alle forze dell'ordine. La vicenda è finita in tribunale e l'uomo nei giorni scorsi è stato condannato con rito abbreviato a 10 mesi e venti giorni di reclusione.