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Movida a Trento, arriva la nuova ordinanza: no bevande fuori dai plateatici oltre le 22.30. Ianeselli: "Cerchiamo altre soluzioni"
Torna all'onore delle cronache trentine la situazione in Santa Maria Maddalena. I residenti si lamentano di non poter dormire e i ragazzi di non avere posti dove vivere tranquillamente la vita notturna. Dal Comune arriva la nuova ordinanza, ma si cercano anche altre soluzioni

TRENTO. Firmata una nuova ordinanza riguardante la zona di Santa Maria Maddalena, cuore della “movida” trentina. Il sindaco Franco Ianeselli ha annunciato oggi in conferenza stampa di aver firmato un nuovo provvedimento, simile a quelli già adottati in passato, che vieta la detenzione di bevande al di fuori dei plateatici dopo le ore 22.30 e fino alle 5 di mattina del giorno dopo.
“La situazione nella zona non è cambiata – spiega il primo cittadino -. Dopo i problemi avuti in primavera abbiamo assistito a un leggero calo dell’attività notturna, che però è tornata a fine agosto e nelle prime settimane di settembre. Dato che i residenti non riescono a dormire e riposare durante la notte abbiamo deciso di prendere questa strada, non perché vogliamo impedire ai ragazzi di divertirsi, ma perché come Comune abbiamo la responsabilità di proteggere i residenti più deboli”.
A quanto riporta il sindaco quella dell’ordinanza non sarebbe stata la prima scelta. “Abbiamo tardato un po’ ad intervenire proprio perché stavamo cercando soluzioni alternative. Abbiamo provato ad arrivare ad un accordo con i gestori per permettere loro di allargare i plateatici e cessare l’attività di asporto dopo una certa ora, ma non ha funzionato. Il gestore della “Scaletta” si è ritirato dalle trattative”, continua Ianeselli.
“Per permettere ai residenti di riposare siamo quindi dovuti ricorrere allo strumento dell’ordinanza. Da oggi, lunedì 27 settembre, fino alla fine di ottobre sarà dunque vietato detenere bevande fuori dai plateatici oltre le 10.30 di sera in zona Santa Maria Maddalena. Per assicurare il rispetto di tali regole saranno ovviamente presenti le forze della polizia locale”.
Non manca però la comprensione del punto di vista degli studenti. Il primo cittadino infatti aggiunge: “Ci rendiamo conto che come città universitaria abbiamo bisogno di uno spazio dove i ragazzi possano ritrovarsi dopo la mezzanotte senza disturbare nessuno e in questo senso stiamo lavorando per trovare un posto adatto. Tra le località più interessanti c’è l’ex Cte, che sarebbe vicino al centro e in più gode del vantaggio di non avere residenti nelle immediate vicinanze che potrebbero essere disturbati dai gruppi di ragazzi”.