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Rischio valanghe in Trentino, grado di pericolo ''4 - Forte'' in gran parte del territorio
La neve fresca degli ultimi due giorni e gli accumuli di neve ventata possono facilmente subire un distacco a tutte le esposizioni e per lo più al di sopra del limite del bosco. I punti pericolosi sono in parte innevati e difficili da individuare

TRENTO. E' di livello “4” con “grado forte” il rischio valanghe in gran parte del territorio provinciale. La situazione a seguito nelle nevicare registrate negli ultimi due giorni ha reso la situazione sulle nostre montagne molto delicata e occorre molta prudenza.
Già nella giornata di ieri abbiamo visto le numerose valanghe avvenute in tutta la regione e gli interventi eseguiti dal soccorso alpino per portare in salvo alcuni scialpinisti.
La neve fresca e le grandi quantità di neve ventata rappresentano la principale fonte di pericolo. In alcuni punti sono possibili valanghe spontanee di medie e, a livello isolato, di grandi dimensioni.
La neve fresca degli ultimi due giorni e gli accumuli di neve ventata possono facilmente subire un distacco a tutte le esposizioni e per lo più al di sopra del limite del bosco. I punti pericolosi sono in parte innevati e difficili da individuare.
In qualunque momento sono possibili valanghe per scivolamento di neve, anche di dimensioni piuttosto grandi. Ciò soprattutto alle quote di bassa e media montagna. Per le attività sportive invernali, le condizioni sono molto pericolose. Sono importanti attenzione e prudenza.
Da venerdì, secondo il report valanghe, sono caduti da 40 a 70 cm di neve, localmente anche di più. In alcuni punti la neve fresca e quella ventata poggiano su strati soffici. Sabato la pioggia mista a neve ha causato a bassa quota diffusamente un inumidimento del manto nevoso.
Il Comune di Folgaria, con una nota, raccomanda di evitare la zona della Slist (monte Cornetto), i fuori posta di Fondo Grande (ordinanza di divieto del 10 dicembre scorso), il versante che da Sommo Altp scende verso la Cava Palazzo (Ortesino).
Ad intervenire ieri è stato anche il Comune di Trento che ha vietato l'accesso a chiunque e con qualsiasi attrezzo all’area del versante ovest del Monte Mugon a partire dal monte Montesel fino al Monte Palon per pericolo distacco valanghe.