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Valanghe, oggi pericolo "marcato": massima attenzione per gli appassionati di montagna
Dopo le valanghe che hanno interessato ieri diverse zone del Veneto e del Trentino, anche oggi, domenica 9 maggio, la situazione in alta quota richiede la massima prudenza: per il territorio provinciale il bollettino valanghe ha segnalato un livello di rischio "marcato"

TRENTO. Sono state tre le slavine che nella giornata di ieri hanno causato diversi feriti sulle Dolomiti venete e sul gruppo dell'Ortles Cevedale in Trentino: gli esperti raccomandano massima prudenza in alta quota anche per la giornata di oggi, domenica 9 maggio, soprattutto nel pomeriggio.
"Il pericolo di valanghe bagnate e per scivolamento di neve aumenterà nettamente nel corso della giornata" scrive infatti il bollettino valanghe, che oggi ha definito il rischio di distaccamenti "marcato", assegnando quindi il terzo grado di pericolo su cinque. In particolare si consiglia agli escursionisti di prestare molta attenzione alla neve ventata recente, che tende con facilità a staccarsi.
"Con neve fresca e vento da forte a tempestoso proveniente dai quadranti occidentali - avvertono gli esperti del bollettino valanghe - negli ultimi giorni in alta quota si sono formati accumuli di neve ventata in parte facilmente distaccabili". I punti più pericolosi sarebbero soprattutto i pendii ombreggiati e molto ripidi, ma attenzione anche alle zone in prossimità delle creste ed a quelle scarsamente innevate.
Nel pomeriggio, con il rialzo delle temperature e l'irradiazione solare, il rischio di distaccamenti aumenterà notevolmente, in particolare per quanto riguarda il pericolo di valanghe bagnate e per scivolamento di neve. Massima attenzione in questo caso per le regioni con tanta neve: le valanghe bagnate possono infatti distaccarsi negli strati più profondi e raggiungere, segnalano gli esperti: "Dimensioni medie a livello isolato, soprattutto sui pendii ombreggiati ripidi. Inoltre, sotto i 2200 metri circa, in alcuni punti le valanghe bagnate possono anche staccarsi negli strati più superficiali del manto nevoso".