
Perde il controllo della moto e si schianta a terra, un [...]

Concerto Vasco, viabilità in sofferenza: code sulla [...]

Concerto di Vasco, arriva un fiume di gente tra [...]

Drammatico incidente sulla Gardesana: morti due [...]

Tamponamento a catena tra diverse auto tra Desenzano e [...]

Scontro moto-auto, un 66enne sbalzato dal mezzo e finisce [...]

Concerto Vasco, ''Sono l'orgoglio, la grandezza e la [...]

Concerto Vasco, in 15mila alla Trentino Music Arena [...]

Covid, un decesso in Trentino. Campagna vaccinale ferma: [...]

Supermercato invaso dai topi tra cibi rosicchiati ed [...]
“Stop all'era del 'pensiero unico', vaccini inefficaci e dannosi”. In Piazza Dante l'intero 'catalogo' no-Green pass (VIDEO) per lo sciopero
Davanti al Palazzo della Provincia si sono riuniti tantissimi manifestanti questa mattina, 11 ottobre, per chiedere l'abolizione “dell'ignobile passaporto verde” in occasione dello sciopero generale indetto dai sindacati di base

TRENTO. C'era la condanna della violenza a Roma (Qui Articolo), sì, ma anche alla “violenza di questo governo nei confronti dei lavoratori”, perché “non c'è violenza di serie A o serie B”, c'era la pretesa di abolire fin da subito “l'ignobile passaporto verde” e la richiesta al presidente della Provincia Maurizio Fugatti di utilizzare la sua “moral suasion” per far sì che “finisca l'era del pensiero unico” all'interno degli organi di informazione “sottomessi” (un po' come tutti, a quanto pare) al “potere delle case farmaceutiche”: c'era tutto il 'catalogo' no-vax e no-pass nei discorsi rivolti questa mattina (11 ottobre) alla Giunta provinciale in occasione delle sciopero generale indetto dai sindacati di base (Usb e Sbm).
Tra trombette da stadio, tamburi e bandiere, davanti al Palazzo della Provincia verso le 10 (un'ora dopo circa l'inizio della manifestazione) si erano già riunite moltissime persone. “Siamo tantissimi e siamo decisi ad andare avanti” hanno urlato i partecipanti, prima di snocciolare una serie di pretese (già sentite numerose volte nelle ultime settimane, da quando è stato annunciato per il 15 ottobre l'obbligo di Green pass anche per i lavoratori) rivolte direttamente al presidente Fugatti.
Pretese che, partendo dalla contrarietà all'obbligo di Green pass, sono sfociate (come spesso accade) in posizioni apertamente contrarie ai vaccini anti-Covid e addirittura all'utilizzo della mascherina (rivelatasi, hanno detto i manifestanti, “inefficace e dannosa”) per “cittadini e pazienti non a rischio”. Non è mancato poi il riferimento alle terapie domiciliari, la richiesta di “tamponi salivari e rapidi per tutti i lavoratori e studenti” anche per i vaccinati proprio perché “anche loro possono essere contagiosi e non si conosce la durata dell'immunità”, l'invito al presidente Fugatti di contattare “i vertici degli ordini sanitari” per “abbassare i toni” e “informare sugli effetti negativi dei vaccini” mentre l'Azienda sanitaria dovrebbe interrompere la comunicazione dei dati sull'andamento epidemiologico, visto che “l'angosciante bollettino” non farebbe altro che "aumentare lo stress dei cittadini". Alla faccia della trasparenza nella gestione della pandemia.
Tra i giornalisti venduti a Big Pharma, la violenza dello Stato che impone “l'ignobile passaporto verde”, l'inefficacia e pericolosità dei vaccini (e delle mascherine), mancava insomma solo il riferimento alla 'dittatura sanitaria' perché il catalogo fosse completo. Dopo i vari interventi il corteo si è poi incamminato da Piazza Dante verso le sedi dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari e di Confindustria, che sono state raggiunte poco dopo mezzogiorno.