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Trovati positivi in cinque classi e sospesi quattro sanitari. L'Ulss: "È importante vaccinarsi per sé stessi, i colleghi e la collettività"
Nel report settimanale dell'Ulss entrano anche le classi in quarantena dopo l'inizio della scuola. Al momento sono quattro, ma una quinta è al vaglio del Dipartimento di Prevenzione. Sono invece quattro i sanitari non vaccinati che sono stati sospesi dalla direzione

BELLUNO. Comincia la scuola e arrivano i primi dati sui contagi nelle classi. Il rapporto settimanale dell’Ulss 1 Dolomiti Belluno parla chiaro: sono cinque le classi in carico al Dipartimento di Prevenzione, di cui quattro in isolamento. Assieme ai dati sulla scuola arrivano anche quelli sui sanitari non vaccinati: altri quattro operatori si aggiungono alla lista dei sospesi perché non disposti a ricevere la terapia.
Per quanto riguarda la scuola il meccanismo è il seguente: se all’interno di un gruppo di studenti viene individuato un positivo, la classe viene presa in carico dal Dipartimento di Prevenzione, che monitora i contatti e valuta la situazione. Se necessario la classe viene messa in quarantena. Al momento ci sono quattro classi in isolamento, due del nido e due delle scuole d’infanzia. Il totale di persone coinvolte da questa misura è di 74 tra alunni e insegnanti. La quinta classe, proveniente dalle superiori, è invece attualmente in monitoraggio.
Sono quattro invece i nuovi operatori sanitari non vaccinati che sono stati sospesi negli scorsi giorni. Lo comunica l’Ulss 1 Dolomiti Belluno in un comunicato stampa inviato ai giornali oggi, venerdì 17 settembre. La sospensione è arrivata in base agli atti pervenuti dall’apposita Commissione del Dipartimento di Prevenzione, preposta alla valutazione delle singole posizioni circa la norma sull’obbligo vaccinale.
Il provvedimento di sospensione avrà durata fino al 31 dicembre, data prevista per la cessazione dello stato di emergenza. Gli operatori comunque verranno riammessi in servizio anche prima se decideranno di vaccinarsi.
Non sono stati i primi e di sicuro non saranno gli ultimi. L’Ulss 1 Dolomiti fa sapere che sono in corso altri accertamenti e nei prossimi giorni potrebbero essere intrapresi altri provvedimenti. La Direzione auspica però che siano gli operatori sanitari stessi a provvedere a vaccinarsi prima che ciò si renda necessario, nell’interesse proprio, dei colleghi e della collettività. A questo proposito ricorda che per i sanitari la vaccinazione è sempre possibile in qualsiasi punto vaccinale.