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Bruciare un maialino con vestiti da uomo in una fonderia per ricostruire un caso processuale. La petizione per salvare ''Cuore'' supera già le 7.000 firme
La decisione della Corte d'Assise di bruciare il maiale Cuore per verificare se Mario Bozzoli nel 2015 ha fatto quella stessa fine ha fatto scattare una levata di scudi dalle associazioni animaliste

BRESCIA. In neanche tre giorni oltre 7.000 firme per dire ''no'' all'uccisione di Cuore il maialino malato che la Corte d'Assise di Brescia avrebbe deciso di far morire dentro un forno per trasformarlo in una sorta di prova processuale. ''Serve un maiale, irrimediabilmente ammalato, di quelli con il destino segnato e in imminente scadenza. Dovrà essere sottoposto ad un prelievo del Dna, poi ucciso, vestito, con indumenti simili a quelli che Mario Bozzoli indossava la sera della sua scomparsa, e infine gettato in un forno da fonderia". Questo quanto deciso dalla corte fissando la data dell'esperimento per il 27 aprile, nell’intento di accertare se l'imprenditore, scomparso nel 2015, possa aver fatto questa stessa fine.
La notizia, però, rilanciata da il Dolomiti, ha destato scalpore e ha fatto il giro del web e così in pochi giorni sono partite numerosissime proteste e richieste di salvare la vita del maiale, a cui si è deciso di mettere il nome Cuore. "Chiediamo - dicono le associazioni Meta Parma e Avi Parma - che l'esperimento non venga effettuato e che questa creatura malata possa riacquistare i suoi diritti di essere senziente. Per restituirgli un'identità, abbiamo deciso di chiamarlo Cuore, come quello che chiediamo di avere per questa creatura e per tutti gli animali, che sono esseri senzienti ma vengono ancora sfruttati e uccisi". Tutto il mondo animalista si sta muovendo contro questo esperimento, ma anche l'opinione pubblica vorrebbe salvare Cuore.
''Cuore - proseguono le associazioni di Parma - è diventato un simbolo, il simbolo di tutti i maiali utilizzati per gli esperimenti e per diventare cibo, rinchiusi nelle gabbie degli allevamenti e mandati a morire nei mattatoi, resi invisibili agli occhi del mondo, privati dei loro diritti di esseri senzienti. Gli animali sono esseri senzienti, non oggetti da utilizzare, e questo sta raccontando a tutti la storia di Cuore. La storia del maiale "Cuore" parla di tutti gli animali utilizzati per gli esperimenti, di tutti gli esseri senzienti rinchiusi negli allevamenti, e di una mentalità sociale che sta cambiando, come è cambiata anche la nostra Costituzione che recita: 'Gli animali sono esseri senzienti e la Repubblica ne promuove e garantisce la vita, la salute e un'esistenza compatibile con le proprie caratteristiche etologiche'. Una riforma costituzionale arrivata dopo anni di battaglie, che ora non può e non deve rimanere solo sulla carta. La petizione aperta sul sito change.org dal titolo "Salviamo Cuore" in neanche tre giorni ha raggiunto le 7.000 firme, riportando luce su una situazione drammatica per tantissimi animali''.