
Piccolo di capriolo cade nel canyon a Revò (FOTO): i [...]

Covid, sono oltre 800 i nuovi contagi in Alto Adige: mai [...]

Drammatico incidente in A22 (FOTO): è morto l’autista [...]

E' Alessandro Crispiatico la vittima del tragico [...]

Ancora nessuna traccia del 19enne Michael Hafner, [...]

Distilleria trentina vende in nero 40mila bottiglie di [...]

Tamponamento a catena tra mezzi pesanti in A22 (FOTO): [...]

La mancata gara per l'acquisto dell'elicottero era stata [...]

Perde il controllo dell'auto e finisce fuori strada, [...]

Servizio civile, pronti i 3 nuovi bandi al Comune di [...]
Casi di epatite acuta nei bambini: 4 segnalazioni in Italia. Filippi: "Potrebbe essere causato dal Coronavirus, è una forma sconosciuta ma no agli allarmismi"
Sarebbero 4 i casi in Italia di questa forma di epatite ancora sconosciuta, verificati nei bambini sotto i 10 anni. Molti i casi identificati nel Regno Unito, secondo l'Oms, che sta conducendo ulteriori approfondimenti. Filippi: "Nessuna correlazione con il vaccino anti-Covid. In Trentino non abbiamo ricevuto nessuna segnalazione"

TRENTO. Sarebbero quattro per ora i casi sospetti di epatite acuta pediatrica in Italia, verificati nei bambini sotto i 10 anni . In data 5 aprile l’Organizzazione mondiale della sanità ha segnalato 10 casi registrati nella Scozia centrale, mentre l’8 aprile 74 identificati nel Regno Unito. Per questa forma misteriosa di epatite l'Oms sta svolgendo ulteriori indagini sui casi pediatrici per determinarne l'eziologia, quindi le cause.
In Trentino ancora nessuna segnalazione, come dichiara l’Apss e nemmeno allarmismi, essendo numeri ancora bassi. I genitori però iniziano a porsi le prime domande. “I casi di questa epatite sono stati identificati a livello mondiale ma numericamente rimangono ancora contenuti”, rassicura la pediatra Lorena Filippi.
I virus dell'epatite A, B, C, E e D sono stati esclusi dopo i test di laboratorio mentre sono in corso ulteriori indagini per capirne l'eziologia. Dato l'aumento delle segnalazioni nell'ultimo mese e l'intensificazione delle attività di ricerca, potrebbero emergerne molti altri a livello internazionale.
“Il problema è che questa forma di epatite non è ancora stata identificata – prosegue –i virus incriminati potrebbero essere l’Adenovirus e il Coronavirus. Ma le cause devono ancora essere verificate. Per ora abbiamo avuto solo qualche caso in Italia, di più invece nel Nord Europa”. Nessun allarmismo per adesso, “non c’è da preoccuparsi – sostiene la pediatra – l’allerta del mondo medico è massima”.
La domanda che ci si pone è la correlazione con il Covid. “Innanzitutto va detto che è stata riscontrata nessuna correlazione con il vaccino anti-Covid – ribadisce Filippi – il timore invece è che possa essere un effetto a lungo termine della malattia e che stia emergendo solo ora”.
I sintomi riscontrati sono quelli dell’epatite, quindi “dolore addominale, mal di pancia, vomito, colorazione giallognola”. Un caso su dieci, nei decorsi più gravi, porterebbero a un trapianto di fegato.
“Nel nostro piccolo come pediatri di famiglia in Trentino non abbiamo riscontrato nulla - conclude Filippi - dal punto di vista di casi clinici di bambini con questa patologia. Anche per noi e una cosa nuova ma voglio tranquillizzare i genitori a riguardo”.
Secondo l’Oms, “la priorità è quella di determinare l'eziologia di questi casi per guidare ulteriori azioni cliniche e di salute pubblica”. Qualsiasi collegamento epidemiologico tra i casi potrebbe infatti “fornire indicazioni per rintracciare l'origine della malattia – prosegue l’Oms – le informazioni temporali e geografiche delle segnalazioni, così come i loro contatti, dovranno essere esaminati per analizzare i potenziali fattori di rischio”.