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Dall’area materno-infantile a quella dell'assistenza domiciliare integrata, a Belluno la nuova Casa di Comunità prende forma

Sarà realizzata all’interno dell’esistente presidio Ospedaliero, all'“Ex Convento Cistercense dei Santi Gervasio e Protasio”, per mezzo della ristrutturazione di parte del complesso monastico esistente di proprietà dell’Azienda Ulss 1 Dolomiti. Via libera nelle scorse ore al progetto di fattibilità 

Di G.Fin - 10 ottobre 2022 - 18:01

BELLUNO. Dall'area riservata per le patologie croniche a quelle per i servizi materno – infantili e tanto altro. A Belluno è stato messo nero su bianco quali saranno i servizi che troveranno spazio nella nuova Casa di Comunità con una precisa suddivisione delle aree per permetter anche la necessaria organizzare del personale

 

Nelle scorse ore, infatti, è stato approvato infatti il progetto di fattibilità per la realizzazione della struttura nell’area San Gervasio, dove sarà realizzato anche il nuovo centro prelievi con un investimento complessivo di 5,5 milioni di euro di cui 1,5 finanziati col Pnrr, 2 con fondi Fsr. E’ stato chiesto un finanziamento aggiuntivo alla Regione Veneto di 2 milioni per la realizzazione in un centro prelievi più funzionale. Sarà ora convocata la conferenza dei servizi. 

 

La nuova Casa di Comunità a Belluno, sarà realizzata all’interno dell’esistente presidio Ospedaliero, all'“Ex Convento Cistercense dei Santi Gervasio e Protasio”, per mezzo della ristrutturazione di parte del complesso monastico esistente di proprietà dell’Azienda Ulss 1 Dolomiti e la costruzione di un nuovo moderno volume che sostituirà l’attuale edificio costruito negli anni ’70, dove  troverà spazio, al piano terra, il nuovo centro prelievi.

 

“Questo importante intervento ci consente di dare nuova vita all’area San Gervasio dell’ospedale di Belluno, creando uno spazio al servizio del cittadino, funzionale e moderno, mantenendo e valorizzando al contempo una parte storica degli edifici dell’ospedale” commenta il Direttore Generale Maria Grazia Carraro

 

L’intervento comporta inoltre il miglioramento sismico dell’edificio esistente, attraverso una serie di interventi coordinati sulle fondazioni, sulle elevazioni e sulla copertura, in modo da garantire il rispetto delle vigenti normative. Per la nuova edificazione si seguiranno le moderne tecniche per la realizzazione di edifici antisismici. Verranno completamente rifatti gli impianti meccanici, elettrici e speciali.

 

Al  piano terra saranno realizzati, oltre ad una zona dedicata all’ingresso e destinata anche al Punto Unico di Accesso e agli spogliatoi del personale, due aree funzionali principali, tra loro indipendenti, connesse a partire dall’atrio d’ingresso, il Centro prelievi e l'area dell' ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) e dell'UCA (Unità di Continuità Assistenziale). Al piano terra saranno disponibili, inoltre, aree di attesa per i visitatori, servizi igienici per il personale e gli utenti, locali tecnici (quadri elettrici, dati). Al primo piano troveranno posto tre zone funzionali distinte: una dedicata ai servizi cronici, una ai servizi territoriali per l’area materno-infantile e una per le assistenti sociali e altri servizi territoriali. Infine, sarà riorganizzata anche la viabilità esterna e dell’area di sosta.

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